Lettere | Le avventure di Stefano per quel posto assurdo chiamato Roma

Mi chiamo Stefano e sono spesso a Roma per lavoro e turismo. Ogni volta è un dolore arrivare in città e vedere che il degrado cresce sempre più nell’indifferenza totale di chi amministra e dei vigli urbani.

Voglio sottolineare la vergogna dei venditori abusivi onnipresenti, che occupano le strade vendendo i tutto, sotto gli occhi di vigili urbani e carabinieri. Non capisco perchè non vengano mandati via e la merce sequestrata. E’ assurdo questo scempio, questa immagine di mercato abusivo che si da alla città.

Poi voglio chiedervi anche di andare a guardare la situazione di Piazza della Repubblica. In modo speciale il piccolo giardino dove c’è il Monumento ai Caduti di Adua. E’ uno schifo letterale. L’ho anche scritto al Sindaco. Il parchetto è nel più totale degrado, in un luogo centralissimo e pieno di turisti. Bivacchi ovunque, aiuole distrutte, pozzanghere, fontane usate come lavaoi, puzza di urina. E bancarelle dei libri fanno schifo, tutte imbrattate di spray. L’obelisco del monumento usato come panchina e mangiatoio. E tutto questo di fronte le terme di Diocleziano e la Maestosa basilica michelahngiolesca di S. Maria degli Angeli e dei Martiri.

E sipotrebbe parlare allo stesso modo dei portici e dei gradini di Piazza della Repubblica. Per non parlare di come è ridotta anche Piazza S. Maria Maggiore...

Vi faccio solo un altro esempio. Non ero mai stato alla Galleria Borghese, sicuramente un luogo meraviglioso, uno dei musei, per quanto piccolo, piu ricchi d’Europa. Due anni fa prendo la metro A e scendo alla fermata di Piazza di Spagna, Cerco di capire come arrivare alla Galleria Borghese. Cerco di seguire le indicazioni che ci sono nelle squallide gallerie della metro cercando di capire dove uscire... il museo ovviamente non è indicato da nessuna parte. “Va bè siamo in metro”, ho pensato. Seguo le indicazioni per Villa Borghese, riesco ad uscire, il problema è che mi sono ritrovato in un posto che sembrava aperta campagna, erbacce altissime, nessuna indicazione su dove andare: un posto assurdo... Poi ho capito in seguito che era un’uscita nel tratto del muro torto dopo Porta Pinciana. dopo aver camminato per un po' nel lato sbagliato torno indietro e riesco ad arrivare a Porta Pinciana e di lì entro a Villa Borghese. “Ma cavolo - penso - ma che immagine diamo a i turisti che arrivano d tutte le parti per vedere il Museo Borghese... Ma non è finita qui, perche una volta entrati nella villa, è praticamente impossibile capire dove sta il museo. C’è solo una piccola insegna all’inizio, che se ti sfugge sei perso!

Il nostro patrimonio sarebbe la nostra principle ricchezza e lo trattiamo cosi... E l’elenco potrebbe continuare. Vi dico queste cose, anche se non sono romano, ma sono profondamente appassionato alla storia di Roma, all’arte e a quei luoghi che custodiscono la nostra memoria.
Grazie per il vostro blog e scusate se sono stato eccessivamente polemico.
Stefano Leone