6 luglio 2011
Romanzo Criminale o Romanzo Comunale? Ed ecco un altro indizio del rapporto tra occupazione indiscriminata del suolo pubblico e crimine
De Cataldo: "Roma criminale così agiscono i clan"
di GIOVANNA VITALE per Repubblica
TIENE molto alla premessa, Giancarlo De Cataldo, magistrato prima ancora che scrittore: "Sull'omicidio in Prati ci sono indagini in corso e bisogna rispettare il lavoro degli inquirenti. Detto questo, non parlate di Banda della Magliana. Quella è tutta un'altra storia".
Ma non intravede dei legami con quel mondo, che pure lei conosce bene per averlo raccontato in un romanzo di successo e in un seguitissimo serial tv?
"Intanto la vittima non era il figlio di un componente della Banda, il padre fu assolto ed è uscito dall'inchiesta. Purtroppo a Roma c'è il vizio di richiamarla sempre, senza considerare che quella è stata l'unica organizzazione criminale che ha avuto contatti con la mafia, i servizi deviati, la politica: ha fatto leggenda e non tutto quello che si poteva scoprire è stato ancora scoperto. Sappiamo molto del livello militare, ma tante penetrazioni del potere non sono state smascherate fino in fondo. È una stagione che non torna più".
Eppure sono in molti a prefigurare la riedizione di qualcosa di simile: a Roma si è tornato a sparare per strada, si moltiplicano i regolamenti di conti con morti ammazzati. Alla fine dei '70 non iniziò così l'epopea di "Libano" & Co?
"Mah, ci può essere gente che si autodenomina, magari gli piace rifarsi a una Banda che a Roma ha dettato legge, ma da questo a esserlo ce ne passa. Non stiamo parlando della mafia: il Libanese, il Freddo, Dandi durarono 5 anni nel momento di massimo fulgore. Nella capitale esistono famiglie e gruppi di malavita ben radicati".
Quindi non trova alcuna similitudine tra i fatti di allora e quelli di oggi?
"Come scrittore direi che c'è un gruppo di giovani emergenti che vuole farsi largo nel mondo criminale con qualche vecchio che gli sta alle spalle".
Ci vede pure lo zampino dei clan?
"È un fatto che Roma sia molto vicina a zone in cui è accertata la penetrazione di camorra e 'ndrangheta. Oggi hanno sequestrato il Caffè Chigi: non è il primo e non sarà l'ultimo, sulla città c'è una strategia di attenzione di cosche e 'ndrine. Che a Roma non hanno mai smesso di operare: non è terra vergine, è città ricca che desta molti appetiti ma sa anche reagire. Non c'è l'omertà che c'è altrove, il tessuto sociale è forte, sebbene messo in crisi da un'impennata di violenza".
Fenomeni che si tende a sottovalutare?
"Guardi, la Banda della Magliana fu molto aiutata nella sua espansione dal fatto che le forze dell'ordine erano tutte concentrate sull'emergenza di allora: il terrorismo. Non vorrei che si ripetesse lo stesso adesso: negli ultimi anni ci si è occupati soprattutto di microcriminalità, non si è fatto altro che ripulire le strade da zingari e prostitute, attuare politiche securitarie".
Secondo lei di chi è la colpa del fallimento di queste politiche?
"Sarà sicuramente mia che ho scritto due romanzi sulla Banda della Magliana", ride De Cataldo, una volta persino definito "cattivo maestro". "Eppure il Caffè Chigi non l'hanno sequestrato a me ma ai calabresi. E quelli non hanno certo bisogno di ispirarsi a un libro per far bene il proprio lavoro".
Lei parla di impennata criminale, sa spiegarci le cause?
"Innanzitutto la crisi economica. Che favorisce due categorie criminali: chi ha i soldi e li deve ripulire, strozza e compra negozi e bar per trasformarli in centri di riciclaggio; e poi i disperati, che si giocano il tutto per tutto alzando il livello di violenza sulla strada".
E poi?
"Il modello di città. La capitale ha perso in termini di solidarietà e di aggregazione. Una certa Roma aperta e solidale è stata sostituita da una Roma impaurita e ripiegata su stessa. E questo è un male".
Come se ne esce?
"Negli anni '70 l'esperienza dell'Estate romana fu un rilancio dello stare insieme in un momento in cui tutto era consegnato alla cupezza del terrorismo. Bisogna tornare a occupare le strade in modo gioioso per evitare che le occupino i violenti".
***
Insomma avete letto? Anche De Cataldo lo dice e lo sottolinea: la violenza scaturisce dalla assurda occupazione del suolo pubblico. Lui parla per esteso di 'violenti', ma la categoria si attaglia a tutti: bancarelle, cartellonari, attacchini, sosta selvaggia. Finché non debelleremo questi cancri la città sarà sempre sotto scacco della malavita, che troverà sempre più in lei terreno fertile e brodo di coltura. Ripuliamola. RIPULIAMOLA!
- Roma fa schifo
de cataldo dovrebbe solo stare zitto, con i suoi libri ha contribuito a dare un alone di fascino alla criminalita', tanto che i ragazzini dalle mie parti vanno in giro a scrivere "romanzo criminale" sui muri con gli spray.
RispondiEliminaperaltro mi chiedo costui quando e' che fa il suo lavoro di magistrato visto che ha pubblicato una ventina di libri.
i libri, tutta colpa dei libri...
RispondiEliminade cataldo , l'ho seguito come magistrato nel processo Marta Russo ed ho letto diversi suoi libri ! un grande.
RispondiEliminaNon date retta a tonelli che come al solito non va oltre il suo naso, parla di mafia delle bancarelle ed intanto chiudono per mafia "storici locali" del centro di Roma ( De Cataldo parla di questo, che è tutto l'incontrario di quello che dice tonelli).
Tonelli, è la seconda volta che lo fai...la prima volta con "libera" . T'invito a leggere le interviste che posti.
malaromano la colpa non è dei libri....ma di chi non li leggi. Come mai hai mollato la caccia alle streghe contro gli ambulanti ?
RispondiEliminaNel frattempo un bar storico chiuso per mafia (quella vera, no quella di tonelli) è non c'è nessun commento dei blog !
No no , chiedo scusa già per le vostre super verità !
tra la'ltro ho appena visto i tuoi post qui sotto.....come al solito ti contraddici in pochi minuti ! Basta con le occupazioni indiscriminate e cosa posti immagini di strutture (che definisci strepitose ...tutto da vedere).
RispondiEliminaAllora aggiustalo cosi, basta con le occupazioni se non lo decido io ! Dammi retta non citare De Cataldo,non c'entrate niente !
esco fuori tema . Si è capito da un pò di tempo che nel silenzio più totale questi stanno agendo sulle liberalizzazioni : ieri il governo ha abrogato la liberalizzazione in tema di turismo di bersani. Quando si leggevano articoli dei giornali contro le guide abusive e si chiedevano provvedimenti , li hanno presi. Hanno fatto fuori i laureati in archeologia e in storia dell'arte ! Assurdo ! e doppiamente assurdo il silenzio totale della stampa !
RispondiEliminainvito il nostro affezionato amico del degrado e ossessionato da Tonelli ad andarsi a vedere questo servizio: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/07/07/news/il_sacco_di_sabaudia-18687400/?ref=HREC1-4
RispondiEliminasindaco Gianni Alemanno teme per la sicurezza nella capitale e cerca l'aiuto del governo. «Sono in attesa di un incontro con Maroni. Mi auguro che il ministro dell'Interno risponda immediatamente. Bisogna fare una diga molto forte contro il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata. Il Comune non basta». Sarcastici i commenti del Pd: «È lo stesso Alemanno che fino a tre giorni fa assicurava che governo e Comune insieme avevano garantito la sicurezza nella capitale?».
RispondiEliminaCON ALEMANNO PIU' SICUREZZA ROMA CAMBIA....
De Cataldo ha grandissime responsabilita', e' lui il primo ad aver mitizzato i criminali della banda della magliana, non gli bastava il lauto stipendio da magistrato ?
RispondiEliminaAlemanno ha detto e fatto tante idiozie ma quando Sky pubblicizzo' la sua serie sulla magliana innalzando dei busti a quei criminali fu l'unico che disse di stare attenti a mitizzare certi personaggi, tutto l'establishment di sinistra lo attacco' ma i fatti gli hanno dato ragione, sono stati numerossissimi gli arresti di giovanissimi che hanno indubbiamente subito il fascino negativo di quella maledetta serie televisiva.
Hanno creato una cultura mitizzando dei criminali, i risultati che gia' vediamo oggi saranno sempre di piu'.
Andrea Rossi
Non sono d'accordo con molte delle affermazioni fatte. C'è sicuramente una certa forzatura nell'associazione "obbligatoria" degrado-criminalità che non mi sembra enunciata chiaramente da De Cataldo nell'intervista. Ma dire che è colpa sua se dei personaggi vengono mitizzati al punto da diventare punti di riferimento "morale" di tanti è sciocco. Ognuno di noi ha un cervello e DEVE sviluppare dei filtri (poi ci sono famiglia, scuola, eccetera... è un discorso ampio). Sarebbe come a dire che siccome esistono libri su Hitler si può diventare nazisti. O vogliamo dire come Giova che è colpa dell'ikea se ci sono i gay? Se un ragazzino fa una scritta "romanzo criminale" su un muro fa una cosa stupida perchè imbratta il muro. Può scegliere di farlo o di non farlo. Non è colpa di un romanzo, di una fiction, eccetera. Sulla pubblicità "dei busti" di sky, penso anche io che non sia stata una grande trovata, ma da qui a dire che ha traviato una generazione ce ne corre..
RispondiEliminaStefano
invito il nostro affezionato amico del degrado e ossessionato da Tonelli ad andarsi a vedere questo servizio: http://inchieste.repubblica.it/it/repubblica/rep-it/2011/07/07/news/il_sacco_di_sabaudia-18687400/?ref=HREC1-4"
RispondiEliminaSi interessante, comunque è tutto l'incontrario di quello che sostiene ilpost. Anzi t'invito a postarlo a tonelli.
quoto Stefano...che quanto meno vede le leggerissime forzature del blog ! Alla fine si stravolge il significato delle inchieste e delle parole di De Cataldo .Pensare che un altro utente mi ha postato un video che mi da proprio ragione.
RispondiEliminaAndrea Rossi,
la banda della magliana è stata mitizzata più che altro dalla serie televisiva ...non dal libro. comunque i veri libri di De Cataldo sono quelli precedenti .
Vatti a rivedere anche il processo Marta Russo, e vedrai l'estrema sagacia dei giudici (tra cui De Cataldo).
la parte più interessante della notizia mi sembra quella finale dove de cataldo parla di tornare ad appropriarsi delle strade per vincere il ripiegamento su di sé e sulla paura che roma e i romani stanno vivendo in questi ultimi anni. è quello che noi auspichiamo da tempo e che vorremmo si realizzasse. ma c'è bisogno di una sensibilità maggiore da parte delle istituzioni nei confronti dei luoghi pubblici. i parchi devono essere ripuliti, i giardini devono essere a misura d'uomo, le strade non degradate da bancarelle e motocicli, lo skyline della città tutta senza cartelloni che le violentano.
RispondiEliminaal di là delle micromafie o delle macromafie il legame tra degrado dei cartelloni, delle bancarelle, degli accampamenti abusivi e l'abbandono degli spazi comuni è evidente. certo che la gente non va più nei giardini pubblici se ci sono i bivacchi. certo che la gente non va al mercato rionale se ci sono le bancarelle ovunque. certo che la gente non va al bar sotto casa se pèoi i venditori di calzini lo assalgono. certo che la gente non va a passeggio... e la città si imbarbarisce e scivola nella chiusura e nella diffidenza. e gli spazi pubblici diventano preda del malaffare.
quindi ben venga la lotta al degrado, che va fatta a mio avviso proprio dai cittadini privati e sostenuta dai blog che devono essere un pungolo costante nei confronti delle amministrazioni comunali, mentre la lotta alla macro criminalità deve farla lo stato e devono farla le istituzioni.
angelo
in realtà angelo è l'espressione del blog !
RispondiEliminaDe Cataldo dice questo: copia e incolla
"Bisogna tornare a occupare le strade in modo gioioso per evitare che le occupino i violenti".
ora come al solito direte la vostra e fate bene a dirla...come fate bene a sostenerla e fate bene a cambiare le carte in tavola.
Io condivido pienamente tutte le parole di De Cataldo...ma badate bene voi dite altro. Voi dite che gli spazi pubblici devono essere debellate da quello che non vi piace e riempito di quello che vi piace (vedi quegli affari / verande nei post precedenti). Prepotenza ? diciamo cosi, le parole di De Cataldo sono in antitesi con quello che dite voi (devo ripostare nuovamente la discussione dove si faceva riferimento ai campi di concentramento ? ).
Comunque nessun problema cantatevela e suonatela senza problemi !
credo che il problema di fondo sia un altro......l'espressione del blog è chiaramente borghese (che sia chiaro non tutti voi siete borghesi, molti sono borghesi piccoli piccoli ma ciò non toglie che vi sentite appartenere a questa categoria ).
RispondiEliminaCerto che un borghese non accetta un ambulante, peggio ancora un vu cumprà , come non accetta il bar squallido di periferia ma magari può accettare la bellissima costruzione nel centro di Roma senza farsi troppe domande .
Ed infatti le battaglie di questi blog mancano completamente della gioia che indica il grande intervento di De Cataldo . Alcuni di voi (uno in realtà), analizzandomi dice che qualche blogger è una mia proiezione .Non metto in dubbio che possa aver ragione....ma provo a rivoltare l'analisi verso di voi...cosa rappresentano questi fenomeni di degrado dentro di voi ? Quando vedete una bancarella cosa vi succede ? un marocchino che vende calzini che provate ? Vi sentite in pericolo ? avvertite pericolo per il vostro territorio ?
Badate bene non sto facendo ironia...mi sto ponendo delle domande , e vorrei che ve le poneste anche voi, su quelli che sono i vostri capisaldi !
Un saluto a tutti i borghesucci ed un augurio che il vento non si riprenda i vostri soldi. E per favore non copritevi dietro grandi magistrati e fatti di cronaca.
Chiunque conosca un minimo i giovani sa bene che costoro sono facilmente influenzabili, qualcuno ricordera' che a Napoli qualche anno fa in occasione dell'arresto del boss della camorra Di Lauro decine e decine di giovani fotografarono con i cellulari il boss in arresto e non certo per schernirlo ma per avere l'onore di una sua foto, cosa voglio dire ? Che i malavitosi esercitano un certo fascino negativo, a Napoli ovviamente e' cosi' da molti anni e questa mentalita' e' assai piu' diffusa che a Roma dove l'unica organizzazione criminale di unc erto rilievo e' stata appunto la cosidetta "banda della magliana" che comunque e' stato un fenomeno transitorio, purtroppo pero' a mitizzarla A SCOPO DI LUCRO e' stata una fiction televisiva seguitissima dal pubblico giovanile romano, una fiction che ha di fatto mitizzato i malavitosi e soprattutto li ha fatti conoscere ad un pubblico che prima invece ne ignoravano o quasi l'esistenza (e' vero che i giovani infatti leggono poco), quando Alemanno giustamente disse di fare attenzione a certe fiction ci fu' il solito coro dell'intellighentia radical-chic di sinistra che ululo' contro il Sindaco, un Sindaco che invece almeno quella volta capi' benissimo il rischio che si correva ovvero quello DELL'EMULAZIONE, le facili previsioni di Alemanno si sono rivelate fondatissime, a chi e' a corto di memoria vorrei ricordare che negli ultimi anni sono stati tantissimi i giovani romani arrestati a cui hanno trovato libri e film sulla Magliana, sono tantissimi i giovani bulli che ora si rifanno a quei nomi ed a quei soprannomi, sono tantissimi i giovani che aspirano a diventare esattamente come quei boss, molti non ci riescono (fortunatamente) ma moltissimi ci provano e questo e' comunque gravissimo.
RispondiEliminaCerto gli omicidi recenti non derivano ovviamente dal telefilm ma il telefim ha creato e sta creando purtroppo il terreno fertile per certe sciagurate azioni, chi nega l'influenza della tv e di certo "cinema" sui giovani e' a mio parere o in malafede o totalmente ignorante del mondo giovanile.
Sky ha fatto i milioni con quella fiction ma si rendera' mai conto di quello che ha fatto ? Forse si o forse no ma lo spettacolo deve continuare e gli affari sono affari.
Andrea Rossi
e mi confermi ancora di non aver capito niente: il link sulla camorra a Sabaudia, il senso del blog e dei suoi sostenitori che chiami borghesucci. Inizio a pensare che a te piace inciampare nelle bancarelle che occupano tutto il marciapiede quando cammini, ti senti orgoglioso quando ammiri un cartellone abusivo che ti nasconde la veduta di qualche parte di Roma, ti senti di vivere in un paese multietnico e tollerante quando vedi che Piazza di Spagna è INVASA da decine di bengalesi SFRUTTATI dalla CAMORRA che vendono cose inutili a turisti sfiancati, immagino che pensi sia un ottimo servizio il camioncino sgangherato che ti vende dell'acqua a peso d'oro a 20 METRIi dal Colosseo, ma non arrivi a pensare che forse questi sono frutto di attività non proprio lecite... Non c'è niente da fare, il dramma di questa città è che l'80% dei suoi abitanti non ha la capacità di capire quanto in realtà il degrado condizioni e peggiori lentamente ogni giorno la loro vita, a me basterebbe che ci fosse un sistema che faccia in modo che a pagarne le conseguenze fossero solo gli ignari e non anche tutti gli altri. Purtroppo a noi ci tocca sbatterci per avere quello che in altre città è NORMALE, e lo facciamo anche per quelli che non capiscono, e ci rode il culo perchè paghiamo un botto di tasse per avere questo schifo.
RispondiEliminail dramma di questa città è che l'80% dei suoi abitanti non ha la capacità di capire "
RispondiEliminascommetto che voi siete nel 20% che capisce. Ma vatti a vedere come sta messa a Milano .Credi non ci siano furgoncini ? credi non ci siano bancarelle e cartelloni ?
in compenso il verde è ridotto al minimo ( e tranquillo ci arriveremo anche noi).
Comunque t'invito a mollarmi, inutile continuare a discutere. T'ho lasciato campo libero su cartellopoli invece di festeggiare mi viene a cercare qui. Continuate nelle vostre battaglie...ma t'invito a non coprirti dietro camorre e altre attività illecite.
Inoltre ti chiedo di agire in vostro nome (perchè la gente capisce ....alla fine capisce sempre ). Mentre sulle tasse che paghi ti dò pienamente ragione.....quest'anno non ho rinnovato l'abbonamento dell'autobus perchè non ho intenzione di pagare lo stipendio agli amici dei consiglieri di Roma assunti "per chiamata diretta ".
Tra l'altro mi avevate anche spiegato che non vi occupate di parentopoli perchè ...perchè , vabbè dai importa poco !
Se non ti piace borghesuccio posso chiamarti cavaliere senza macchia !
PS
Come ho già scritto altre volte la mafia veste in giacca e cravatta...sfruttare i bengalesi che dici te gli crea solo problemi. Mentre con locali super e centri commerciali (parola di libera) riesce a riciclare il denaro sporco. Riciclare significa avere quantità notevoli di denaro non giustificabile...acquistare ( in parte anche in nero) e cosi il "denaro sporco" è diventato un "locale pulito" .Che magari non da nell'occhio e non scandalizza.
a me non piace inciampare nelle bancarelle...ma non mi piacciono neanche quelli che mirano a far fuori (ovviamente in senso figurato, e ci mancherebbe) le bancarelle.
RispondiEliminaQualcuno disse questa frase :
Prima di tutto vennero a prendere gli zingari
e fui contento, perché rubacchiavano.
Poi vennero a prendere gli ebrei
e stetti zitto, perché mi stavano antipatici.
Poi vennero a prendere gli omosessuali,
e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi.
Poi vennero a prendere i comunisti,
e io non dissi niente, perché non ero comunista.
Un giorno vennero a prendere me,
e non c’era rimasto nessuno a protestare.
ma davvero date la colpa a libri etelevisione... non diciamo stronzate ragazzi, la colpa è delle persone... come quando si dice "la società di oggi, i tempi di oggi..." tutte stronzate, io vivo nella stessa società e vedo le stesse fiction e leggo gli stessi libri, ma non faccio casini.
RispondiEliminala colpa è delle persone, ounto, il resto sono solo scuse e fuffa.
bella la citazione dell'ultimo anonimo.
RispondiEliminax Giorgio
RispondiEliminaCaro Giorgio, la colpa e' ovviamente personale, non tutti coloro che vedono fiction violente o "romanzo criminale" diventano automaticamente criminali o bulli, dire questo sarebbe resuscitare certa facile sociologia marxista secondo cui tutto dipende dalle condizioni materiali e quindi dall'ambiente, trovo pero' paradossale che chi fino a ieri sosteneva queste ipotesi oggi le smentisca categoricamente e questo solo perche' i responsabili in questo caso sono personaggi gravitanti all'ambiente radical-chic di sinistra che nonostante Berlusconi continua ad avere il monopolio culturale del paese.
Negare pero' che la televisione non abbia influenza su cio' che accade nel mondo e' UNA COLOSSALE IDIOZIA esattamente COME SOSTENERE CHE TUTTA LA CRIMINALITA' DERIVI DALLE FICTION.
A mio parere sarebbe auspicabile che registi, sceneggiatori e produttori si mettessero una mano sulla coscienza anche a discapito del proprio portafogli, il sangue e la violenza fanno audience e questo lo si sa bene ma hanno anche ricadute socialii su cui tutti siamo invitati a riflettere.
Andrea Rossi
De Cataldo conferma qualora ce ne fosse bisogno il suo essere di sinistra fino alle viscere, l'affermazione secondo cui cio' gli omicidi commessi a Roma negli ultimi tempi deriverebbe in parte dal modello di citta' voluta da Alemanno e' di una faziosita' tale da non meritare nemmeno risposta, secondo questo giudice la citta' e' meno "solidale" e quindi si spara, mah ! Per questo la ricetta di De Cataldo e' quella di rinverdire i fasti dell'estate romana, peccato che proprio quando l'estate romana era agli albori la banda della magliana seminava il panico in citta', inutile sottolineare che entrambe le cose avvenivano quando Roma era governata da Sindaci comunisti...
RispondiEliminaMa forse De Cataldo si e' stufato di fare il giudice e punta alla politica, chissa' in quale partito...
Andrea Rossi
effettivamente questa dell'estate romana come antidoto a tutti i mali pare la solita veltronata moscia e rifritta...
RispondiEliminaalex
x De Cataldo
RispondiEliminaCaro De Cataldo, le elenco qui sotto una parzialissima lista di morti ammazzati nel comune di Roma sotto il quindicennio amministrato dalla sinistra (1993-2008), ci sono morti di tutti i tipi, ci sono gli omicidi familiari, quelli legati alla malavita e quelli d'impeto o legati al traffico:
1994 luca amorese
1994 Di Veroli Antonella
1994 Cecconi Giampiero
1996 gianluca riva
1996 Addis Ottorino
1997 marta russo
1997 caludio pavone
1997 Rosanna Iannaccone
1998 Simeone Nardacci
1998 Patrizia Fioletti
1998 Antonio Montegrande
1999 massimo d'antona
2000 emilio polverini
2001 Muffolini Claudio
2002 paolo frau
2003 nello caprantini
2003 Paola BIanchi
2004 Gianluca Pes
2005 giuseppe valentini
2005 giuseppe silvestri
2005 paolo seganti
2005 antonello fa
2006 Pamela Palma
2006 Pasquale Leonardo
2006 Patrizia Silvestri
2006 de paolis mauro
2007 vanessa russo
2007 intini roberto
2007 luigi moriccioli
2007 giovanna reggiani
2008 febbraio omicidio Morzilli
2008 bellomo antonio
Li dobbiamo quindi secondo la sua assurda logica ascrivere al clima degli anni Rutelliani e Veltroniani ?
Andrea Rossi
Preciso che la lista di morti ammazzati a Roma sotto le amministrazioni rosse e' molto incompleta ed e' il frutto di una mia velocissima ricerca in internet, e' ovvio che gli omicidi sotto il quindicennio rosso sono stati molti di piu', capisco che i quotidiani romani ne parlassero meno visti i tanti palazzi che Rutelli e Veltroni hanno fatto costruire a Bonifaci e Caltagirone ma questo e'.
RispondiEliminaAndrea Rossi
voi, Andrea Rossi in primis, siete maniaci e malati mentali!! la lista dei morti ammazzati? è?
RispondiEliminafatevi ricoverare ragazzi, seriamente
Mc Daemon (uno dei tanti, ma forse il più figo)
x Mc Daemon
RispondiEliminaMalati mentali ? E perche' ?
Il "Giudice" De Cataldo ha affermato che i morti ammazzati a Roma in questi ultimi anni derivano dal modello di citta' proposto da Alemanno, e' per questo che ho voluto ricordare al "Giudice" De Cataldo i tantissimi omicidi avvenuti sotto le amministrazioni di Rutelli e Veltroni.
A mio parere il malato mentale e' colui che paventa la possibilita' che ci siano meno omicidi se la citta' riproponesse piu' "estate romana" e magari piu' notti bianche, costui e' a mio parere il malato mentale non chi ricorda tristi fatti di cronaca, capisco che a volte ricordare e far ricordare non faccia piacere, capisco che dispiaccia che si attacchino amministrazioni amiche ma io voglio ricordare che sotto le amministrazioni amiche di De Cataldo la citta' faceva esattamente schifo come adesso.
Caro Mcdaemon forse il caldo ti ha dato in testa ? Ti sento nervoso...
Andrea Rossi