ma cava, ma cosa sono questi cavtellini appesi sul palo? Niente cava, è il pvogvesso cara...il pvogvesso...devo chiedeve ad ambvogio di venire a metterne qualcuno anche noi...
la maleducazione, la prevaricazione, l'arroganza, l'impunità, l'egoismo e l'ignoranza civica non conoscono confini qui a Roma. E' una città sull'orlo del baratro, in uno stato di abbandono e anarchia perenne. Le periferie vanno curate, tutelate e rese vivibili come qualsiasi altra zona di una città. A Roma abbiamo il record che qualsiasi quartiere, anche considerato chic, è ridotto un cumulo di immondizia e pervaso di illegalità
su quel muro della seconda foto,ci vedrei bene delle piante rampicamti:utili decorative e sopratutto anti affissioni. Immaginatevi certi muri di perifera ricoperti di glicine o gelsomino al posto di graffiti e affissioni,..
Bravo Riccardo, le rampicanti potrebbero essere una delle soluzioni al problema dei graffiti e anche a quello delle affissioni abusive. Hai voglia a affiggere i manifesti di qualche mezza tacca di politico su muri interamente ricoperti di vite americana...
ma pensano che qualcuno legga quei 50 cartelli attaccati al muro manco fosse un bacheca per i post-it....se questo è un quartiere di classe è ben chiaro il livello di degrado-caos-inciviltà di Roma...
Io sn venuta a vivere a roma 7 anni fa e se non me lo avessero detto i romani che FLEMING e PARIOLI sono quartieri da ricchi non me ne sarei mai accorta e continuano a non piacermi, appunto... Palazzi bruttini (almeno da fuori), macchine ovunque, degrado, buche, scritte e sopratutto cacche di cane dappertutto! Andate a fare un giro a Miami e guardate come vivono i ricchi da quelle parti!
Ah, per ANONIMO a cui piacciono i graffitti: i graffitti sono una cosa, le TAG sono un'altra. A noi di leggere il nome del graffittaro dappertutto non ce ne può fregar di meno!
Sono una forma di comunicazione in qulche modo anche le tag, ci piaccia o meno, con sue regole, proprio come il blog che stai leggendo. Con forme diverse, finalità e modalità più o meno condivisibili, ma di sicuro un'espressione di una certa cultura urbana.
Adesso vi farete tutti avanti a criticarmi e darmi del cojone, ma è così.
Ma di che vi sorprendete oramai Roma Capitale si è adeguata agli standard di decoro delle più losche periferie di Bujumbura, insomma diventerà presto una favelas a cielo aperto!
bè anonimo pro-graffitari e difensore "di una certa cultura urbana"... ma hai forse la coda di paglia? o ti piace andare a cercare insulti? prima di darti del COJONE o, nel caso fossi tu stesso un graffitaro, invitarti ad andare da qualche psichiatra per curare la tua grafomania, gradirei che tu ci illustrassi qualche punto di questa fantomatica "certa cultura urbana". te ne sarei infinitamente grato perchè, nonostante i miei più genuini sforzi mentali , non riesco a capire come un essere umano intelligente possa andare in giro a vandalizzare le proprietà altrui o pubbliche.
ma cava, ma cosa sono questi cavtellini appesi sul palo? Niente cava, è il pvogvesso cara...il pvogvesso...devo chiedeve ad ambvogio di venire a metterne qualcuno anche noi...
RispondiEliminaPensa quelli che pagano 3 milioni di euro per l'Eurosky tower.
RispondiEliminaCartelloni abusivi sporcizia, prostitute e trans.
la maleducazione, la prevaricazione, l'arroganza, l'impunità, l'egoismo e l'ignoranza civica non conoscono confini qui a Roma.
RispondiEliminaE' una città sull'orlo del baratro, in uno stato di abbandono e anarchia perenne.
Le periferie vanno curate, tutelate e rese vivibili come qualsiasi altra zona di una città.
A Roma abbiamo il record che qualsiasi quartiere, anche considerato chic, è ridotto un cumulo di immondizia e pervaso di illegalità
su quel muro della seconda foto,ci vedrei bene delle piante rampicamti:utili decorative e sopratutto anti affissioni.
RispondiEliminaImmaginatevi certi muri di perifera ricoperti di glicine o gelsomino al posto di graffiti e affissioni,..
beh, i graffiti a me piacciono.
RispondiEliminaBravo Riccardo, le rampicanti potrebbero essere una delle soluzioni al problema dei graffiti e anche a quello delle affissioni abusive. Hai voglia a affiggere i manifesti di qualche mezza tacca di politico su muri interamente ricoperti di vite americana...
RispondiEliminamarci dentro
RispondiEliminaw l'affissione abusiva!
RispondiEliminama pensano che qualcuno legga quei 50 cartelli attaccati al muro manco fosse un bacheca per i post-it....se questo è un quartiere di classe è ben chiaro il livello di degrado-caos-inciviltà di Roma...
RispondiEliminaIo sn venuta a vivere a roma 7 anni fa e se non me lo avessero detto i romani che FLEMING e PARIOLI sono quartieri da ricchi non me ne sarei mai accorta e continuano a non piacermi, appunto... Palazzi bruttini (almeno da fuori), macchine ovunque, degrado, buche, scritte e sopratutto cacche di cane dappertutto! Andate a fare un giro a Miami e guardate come vivono i ricchi da quelle parti!
RispondiEliminaAh, per ANONIMO a cui piacciono i graffitti: i graffitti sono una cosa, le TAG sono un'altra. A noi di leggere il nome del graffittaro dappertutto non ce ne può fregar di meno!
Sono una forma di comunicazione in qulche modo anche le tag, ci piaccia o meno, con sue regole, proprio come il blog che stai leggendo.
RispondiEliminaCon forme diverse, finalità e modalità più o meno condivisibili, ma di sicuro un'espressione di una certa cultura urbana.
Adesso vi farete tutti avanti a criticarmi e darmi del cojone, ma è così.
Ma di che vi sorprendete oramai Roma Capitale si è adeguata agli standard di decoro delle più losche periferie di Bujumbura, insomma diventerà presto una favelas a cielo aperto!
RispondiElimina"una certa cultura urbana" che intende imporre la propria merda alla vista di tutti. bella cultura, davvero...
RispondiEliminabè anonimo pro-graffitari e difensore "di una certa cultura urbana"... ma hai forse la coda di paglia?
RispondiEliminao ti piace andare a cercare insulti?
prima di darti del COJONE o, nel caso fossi tu stesso un graffitaro, invitarti ad andare da qualche psichiatra per curare la tua grafomania, gradirei che tu ci illustrassi qualche punto di questa fantomatica "certa cultura urbana".
te ne sarei infinitamente grato perchè, nonostante i miei più genuini sforzi mentali , non riesco a capire come un essere umano intelligente possa andare in giro a vandalizzare le proprietà altrui o pubbliche.
quanta pochezza
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