Salve,
Vi scrivo per chiedervi un'informazione.
Visito spesso il vostro sito e apprezzo molto il vostro lavoro, viviendo a Roma e trovando la città per molti versi invivibile per colpa di chi forse non la ama sufficientemente per poterla rispettare.
Cmq vi scrivo per un motivo preciso:
riguardo la questione degli adesivi selvaggi (traslocatori etc...) oltre l'adesivo anti-adesivo avete altre idee, proposte o portato avanti altre iniziative?
vi interesserebbe portarne avanti alcune? conoscete anche altri gruppi o associazioni o blog che si interessano a questa questione?
Vi spiego subito il motivo del mio interesse.
Sono un funzionario del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale e tra gli obiettivi che la struttura si pone, e nella piena volontà del nostro Direttore, c'è ovviamente in prima linea la battaglia al degrado della città e abbiamo intenzione di farci promotori di alcune iniziative per educare, sensibilizzare e ricondurre a comportamenti corretti i cittadini, nel rispetto del prossimo e della nostra città.
Vorremo quindi organizzare un'iniziativa nello specifico riguardo la questione degli adesivi e avremo interesse a farlo condividendo idee e riflessioni con le altre persone che portano avanti queste battaglie per altre vie.
Vi ringrazio per la disponibilità e se necessario potete contattarmi anche sul cellulare.
Nicoletta De Marco
Dipartimento Ambiente
Servizio di coordinamento delle attivitè di comunicazione
Responsabile Ufficio di supporto alle attività divulgative
***
Dottoressa De Marco ci fa immensamente piacere leggere che l'amministrazione è attenta e sensibile a questi problemi. Davvero complimenti a voi per questo, una luce di speranza per tanti cittadini (ormai centinaia ma in costante aumento) che si battono ogni giorno semplicemente per vivere in una città normale dove la prepotenza e la prevaricazione non la faccia da padrona.
Per ottenere vittorie in questa battaglia occorre giocare d'astuzia e di fino.
Per quanto riguarda tutto il vasto universo -dai blogger ampiamente monitorizzato e studiato- delle affissioni abusive non politiche (su quelle politiche bisognerebbe fare discorso a parte), la soluzione potrebbe essere molto più semplice di quanto si immagina. Il mondo di queste affissioni comprende senz'altro i "traslocatori" (sui cassonetti), i "serrandari" sugli stipiti di ogni serranda e saracinesca, le "agenzie immobiliari" (sui pali pubblici), gli annunci di spettacoli, scuole di teatro e concerti (sui pali e sui semafori) e altre varie e eventuali con aziende (alcuni mobilifici, ad esempio) che utilizzano addirittura il formato del poster a parete con tanto di attacchino, scopa e colla.
Come fare per stroncare il problema? Le leggi non ci aiutano. Per proteggere l'abusivismo della politica, si consente di conseguenza l'abusivismo di tutti e le sanzioni sono ridicole, farraginose, non spaventano nessuno.
Cosa fare dunque? Spendere un sacco di soldi per le defissioni ritrovandosi "da capo a dodici" dopo mezza settimana? Cercare di comminare multe e sanzioni a società che on esistono o che sono intestate a prestanome?
La strada deve essere innovativa, rapida, di grande impatto e soprattutto a costo zero per l'amministrazione. Sarebbe sufficiente, in tal senso, concludere dei protocolli di intesa tra Roma Capitale e tutte e quattro le grandi compagnie telefoniche. L'accordo dovrebbe consentire all'amministrazione di segnalare i numeri di telefono protagonisti -dopo accurato controllo- delle affissioni abusive, alle compagnie il rapido onere di sospenderli. Renderli inservibili. Immaginate una organizzazione (a delinquere) che riempie la città di locandine abusive quale danno subirebbe dal sequestro di quell'utenza telefonica che su tutte le locandine è stampata? L'operazione sarebbe rivoluzionaria per il mondo delle affissioni abusive, potrebbe cambiare la faccia alla città. Affiggere abusivamente, a costo zero per il Comune che anzi ne ricaverebbe un guadagno di immagine notevolissimo, diventerebbe attività pesantamente antieconomica. Chi investirebbe in stampa e attacchini sapendo poi che quel numero diffuso illegalmente in tuta la città verrebbe immediatamente disattivato. E che anzi potrebbe rispondere automaticamente ai cittadini che dovessero chiamarlo con un messaggio "didattico" del tipo "Gentile Cittadino, questo numero di telefono è stato disattivato perché stampato su una affissione abusiva. Non contattare chi deturpa la nostra città".
E' una idea che riteniamo eccellente e che regaliamo con piacere all'amministrazione.
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La pubblicazione è libera e a tutti è permesso di dire la propria per il bene della città. Non c'è una redazione, non c'è un responsabile, non c'è un controllo sui contenuti pubblicati: Roma fa schifo è un semplice blog, un diario, non una testata giornalistica.
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26 commenti | dì la tua:
Un'ottima idea, l'uovo di Colombo per le affissioni abusive.
Bravi.....come sempre.
M.
Quest'idea circola da un po'. è ora e tempo che qualcuno la colga.
Per le utenze private che sono pubblicizzatead esempio sugli annuci di vendo e compro e affitto che sono attaccat ad ogni palo si potrebbe pensare ad una sospensione per 15 giorni/1 mese
Mi permetto di contribuire al dibattito, molto interessante, generato dalla funzionaria comunale. Credo che oltre al blocco del numero (la cui fattibilità va verificata), sia necessario anche impedire che le attività abusive continuino. Per esempio, se si dovesse verificare che la pubblicità abusiva riporti anche solo il nome e/o l'indirizzo fisico e/o web del pubblicizzato, si dovrebbe poter procedere con misure drastiche come fermo amministrativo dei mezzi, oscuramento del sito web, chiusura d'ufficio delle attività, segnalazione alla guardia di finanza, etc.
Inoltre ritengo che le multe elevate col sistema attuale siano davvero troppo basse e sporadiche per rappresentare davvero un deterrente. Personalmente, stacco decine e decine di adesivi e locandine ogni settimana, ma preferirei fare di meglio e soprattutto, spererei che quegli stessi adesivi e volantini fossero stati preventivamente multati, altrimenti è tutto inutile.
Sulel affissioni cd "politiche", poi, c'è poco da dire. Mi limito a pensare che chi le commissiona (dai partiti ai sindacati) dovrebbe essere imputato di danno erariale, visto che sono finanziate con denaro pubblico in danno evidente dei cittadini.
Saluti
Sarebbe carino cominciare ad attaccare adesisi con la scritta
BASTA ADESIVI E BASTA CARTELLONI ABUSIVI!!!
Anche se mi sembra un'idea assolutamente valida, la ritengo difficilmente applicabile.In nome del garantismo, un'ordinanza/legge di questo tipo verrebbe subito bloccata sul nascere.Questo perche' una ditta concorrente potrebbe affiggere gli adesivi di una societa' di traslochi (ad esempio) per metterla fuori gioco per un po'.Lo so che tale discorso varrebbe anche per le semplici multe che il comune dovrebbe (uso il condizionale) comminare ai trasgressori dell'ordinanza antidegrado, ma sono pronto a scommettere che nel caso di sequestro dell'utenza telefonica si finirebbe in tribunale nel giro di due giorni.
ok per i traslochi, non vedo come possa colpire i mobilifici per esempio o tutti quelli che fanno semplicemente una promozione con un'offerta, un nome e un indirizzo. CI VOGLIONO LE MULTE: CERTE, ONEROSE E DIRETTE COME IN TUTTO IL RESTO D'EUROPA, dite che ci sono ditte fantasma? non prendiamoci in giro, basterebbe una seria attività della Guardia di Finanza
Trovo che l'idea di Romafaschifo sia eccellente. E quanto meno da sperimentare per un periodo, per verificare le conseguenze pratiche. Se a richiedere la sospensione del numero telefonico è il Comune, attraverso la Polizia Giudiziaria (ovviamente dopo aver comminato una multa), il gestore telefonico non può opporsi. La procedura da seguire dunque dovrebbe essere: i Vigili Urbani (che sono polizia giudiziaria) elevano la multa e contestualmente inviano (loro o chi per loro) al gestore telefonico una richiesta di sospensione della linea per 15 giorni.
Credo che le piccole affissioni abusive sarebbero dimezzate nel giro di pochi mesi.
Ad ogni modo, se ci sono altre idee, tiriamole fuori. Una volta tanto che il Comune si rivolge a noi in maniera civile e corretta, diamo ascolto e anzi complimentiamoci con questa funzionaria e con i suoi dirigenti, fino all'assessore Visconti, attento lettore dei blog antidegrado!
Visto che ci siamo, chiedo alcune informazioni alla dott.ssa De Marco:
1) nell'ambito dell'ordinanza antiaffissioni sui pali prorogata a gennaio, è previsto un controllo giornaliero da parte degli operatori AMA?
2) le 18 squadre adibite alla defissione di manifesti su tutto il territorio comunale, ogni giorno, sono realmente attive?
3) siete coscienti che il contrasto all'abusivismo deve essere QUOTIDIANO e non mensile?
4) attualmente gli operatori adibiti allo spazzamento non staccano i volantini dai muri e dai pali, perché?
Detto questo, occorre accennare al più generale problema delle affissioni murali a Roma.
In questa città, da 50 anni, la gente è abituata a pensare che i muri siano delle bacheche dove è possibile attaccare di tutto, visto che lo fanno i politici.
Discorso analogo per le scritte sui muri, presenti a Roma in misura infinitamente maggiore al confronto con le altre città europee e americane.
Per cambiare le cose, occorre che la politica, in primis i due partiti principali, PDL e PD, decida un cambio di strategia e rinunci al metodo delle affissioni abusive.
Fino a quando il PDL e il PD continueranno ad attaccare i manifesti abusivi sugli spazi pubblici, non cambierà niente.
La gente penserà che i muri sono fatti per attaccarci manifesti o scrivere quello che gli pare.
Anche gli operatori AMA saranno sfiduciati perché vedranno che non c'è la volontà politica di cambiare le cose.
Soltanto quando i partiti politici smetteranno di attaccare i manifesti abusivi, si potrà iniziare un discorso di civiltà con i cittadini, per insegnare loro a rispettare il bene pubblico, a partire dai muri di casa.
Secondo me non c'é bisogno di inventarsi nulla.
Il sistema migliore è l'AUMENTO DEI CONTROLLI e l'applicazione delle sanzioni con la MASSIMA SEVERITA' E SENZA SCONTI, dopo aver inasprito le suddette sanzioni.
Come sempre, il fatto è che le leggi ci sono già ma nessuno si preoccupa di applicarle e farle rispettare. Eppure non sembra difficile.
Dopo aver detto che il compito di un amministratore pubblico è anche quello di EDUCARE, e che se il sindaco (come, almeno in una occasione, il precedente) dicesse chiaramente, ad alta voce e senza fare calcoli elettorali che metà del problema è L'INCIVILTA' DEI ROMANI (non rumeni, proprio romani), ho una domanda alla funzionaria del comune: avete lo stesso interesse anche a migliorare i servizi di pulizia, nella città PIU' ZOZZA del mondo? Dottoressa, venga a fare un giro al Tuscolano...
Finalmente qualche ufficio tecnico dell'amministrazione che si da da fare. Bene.
Però la soluzione prospettata da Tonelli mi sembra poco praticabile. Le compagnie telefoniche non hanno alcun interesse (se non un ritorno di pubblicità sociale) a bloccare utenze telefoniche redditizie.
L'educazione ambientale ha un percorso lungo e difficile, un investimento lungo e difficile. Ma, visto che purtroppo il problema sorge principalemnet dalla mancanza del movimento "punitivo" da parte dei nostri tutori dell'ordine, io proporrei di combatterlo con un movimento virtuoso uguale e contrario: passeggiate antidegrado organizzate dal comune con le scuole, con i bambini (magari accompagnati dai genitori). Magari da premiare , con pubbliche cerimonie, alla fine di gare a chi raccoglie più adesivi, più annunci di dicoteche, più ...di tutto. E dare al tutto una ampia, ampissima copertura mediatica, che mostri dei risultati veri, però, non propagandistici. E trasmettere il semplice concetto che vivere in un posto migliore è meglio per tutti.
mai sentito parlare di Tolleranza Zero? ci hanno rimesso a posto New York
http://it.wikipedia.org/wiki/Tolleranza_zero
Io penso che per disattivare un numero di telefono occorre una legge nazionale, il comune non può far disattivare niente, anche mettendosi d'accordo con gli operatori
Se fattibile, non sarebbe male. Ma bisognerebbe vedere cosa dicono i contratti. Io sono anche per l'utilizzo di superfici trattate con antiaffissioni e pali con vernice granulosa.
Gentile Dottoressa De Marco,
la prego di fare tutto il possibile perchè il Comune di Roma finisca una volte per tutte di distruggere marciapiedi e strade appena riasfaltate per istallare le orribili plance elettorali. ESSE VENGONO INFATTI INCREDIBILMENTE INFISSE CON DEI VERI E PROPRI CRATERI AL SUOLO, PER L'APPUNTO DISTRUGGENDO IL MANTO STRADALE E I MARCIAPIEDI (SPESSO APPENA DOPO IL LORO RIFACIMENTO. GRAZIE PER QUANTO VORRa' FARE.
Mc Daemon
Ma e' tutto vero ?
Veramente Vi ha scritto un funzionario del Comune ?
Andrea Rossi
L'idea comunque che avete esposto mi sembra davvero geniale, ma e' percorribile ?
Le compagnie telefoniche cosa ci guadagnerebbero ?
Andrea Rossi
si ma bisogna poi accompagnare a queste iniziative, anche l'accorgimento di Riverniciare i Pali (a partire da quelli semaforici e della luce metallici) con della Vernice Ruvido-Granulosa, come ben presente a Londra, dove te la applicano anche sui quadri Elettrici ! manuele mariani
Purtroppo il fenomeno degli adesivi non si può debellare né staccandoli uno per uno - perché attaccarli costa infinitamente meno che staccarli - né multando chi li fa attaccare - perché nonostante le apparenze, è difficile individuare con certezza le (micro)imprese responsabili e ancor di più far pagare le multe eventualmente fatte.
La soluzione della pronta disattivazione dei numeri di telefono è a mio parere l'unica efficace, anche se potrebbe effettivamente richiedere un intervento legislativo ad hoc. Mi sembra però che questo Parlamento non abbia paura di fare interventi "ad hoc". Perché il Sindaco di Roma - che appartiene alla maggioranza parlamentare - non fa un gesto di coraggio, che oltretutto lo metterebbe in prima fila nella lotta al degrado in tutta Italia ?
Vi segnalo che sul sito dell'Ama c'e' l'ultimo numero della loro rivista al cui interno c'e' un'intervista a Marco Visconti in cui ribadisce l'esigenza di prendere provvedimenti contro il problema degli adesivi...
Vedremo...
Andrea Rossi
L'idea è poco praticabile perchè credo che per bloccare un numero di telefono ci sia la necessità di qualche intervento di un giudice...
L'invasione di stickers e locandine (le ultime ..a MIGLIAIA in tutta la città per un concerto di tal David Guetta)è ormai una vera emergenza degrado.
Non vedo perchè il Sindaco non possa proporre provvedimenti speciali.
Nel frattempo noi continuiamo a strappare..strappare..strappare..
purtroppo credo anch'io che il sequestro delle utenze sia un metodo legalmente impraticabile.
sono d'accordo con chi invoca la tolleranza zero.
le ditte che OGGETTIVAMENTE fanno riferimento ai numeri pubblicizzati devono essere pesantemente multate, anche nel pregresso.
il comune e l'ama hanno permesso per anni che questo scempio contro la città sia avvenuto, per cui ora deve essere loro l'onere di dover eliminare tutte le affissioni abusive e la cosa deve essere fatta con cadenza QUOTIDIANA in modo da disincentivare del tutto questi deficienti che si pubblicizzano in tal modo.
qui stiamo parlando di veri e propri deficienti che pensano di fare un affare attaccando un adesivo dietro a un segnale stradale.
la città non può rimanere ostaggio di 4 mentecatti col cervello piatto.
il comune deve organizzare delle campagne, ben evidenti alla cittadinanza, di rimozione su enorme scala di tali affissioni abusive e criminali.
occorre far capire alla gente che è possibile vivere in un posto migliore.
non siamo ancora del tutto condannati a vivere nei quartieri fogna in cui viviamo adesso.
occorre una campagna sociale contro il degrado civile e morale.
ognuno deve fare il suo passo.ùogni cittadino contribuisca nel suo piccolo a rimuovere un pò di questa immondizia.
siamo l'unica città al mondo con tale flagello
L'UNICA AL MONDO!
il motivo non può essere altro che il completo lassismo delle istituzioni e di chi dovrebbe sanzionare i criminali.
I vigili ...sono troppo impegnati a multare le nostre auto...( con sopra i volantini pubblicitari) di quelle attivita' che dovrebbero essere multate perche' questo metodo e' stato vietato ... e i cartelloni abusivi piantati di notte...in questi ultimi 5 anni se ne vedono sempre di piu' la nostra citta' nel degrado piu' assoluto a Lecce hanno vietato la pubblicita' anche nelle caselle postali...ma perche' solo intorno al vaticano non ci sono cartelli pubblicitari ed e' vietato il volantinaggio?
Questa idea ha una immensa falla. Una qualsiasi società con la volontà di stroncare un suo competitore potrebbe mettere in piedi una campagna di sticketing pubblicizzandolo. Non so se rendo ..
Concordo sul lassismo delle istituzioni e sulla assoluta mancanza dell'applicazione di sanzioni.
Basterebbe "copiare" quello che fa il resto d'Europa. Tolleranza zero
Siamo una città da terzo mondo...
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