31 maggio 2011
Non accettare le bici come parte della città è un segno profondissimo di inciviltà, è chiaro o no?
A Roma le bici non sono gradite. Questo rifiuto è figlio dall'inciviltà dei motociclisti e degli automobilisti che parcheggiano i loro "cessi di mezzi" nelle aree adibite alla sosta delle bici.
A questo, aggiungiamoci anche la totale indifferenza dei Vigili Urbani capitolini elogiati più volte sul blog di Alemanno nelle poche volte che fanno ciò per cui sono pagati.
Guardate questa foto scattata vicino il Circo Massimo. In questa area destinata al parcheggio delle bici (in prossimità di una pista ciclabile a dir poco scandalosa), quante bici contate? Cosa vedete al loro posto?
Alessandro Cosimetti
A Testaccio le strisce sono un ricordo
A Testaccio sta scomparendo la segnaletica stradale: strisce pedonali, aree di sosta, ecc.
Ieri ho scattato un paio di foto a via Galvani davanti la caserma dei Vigili del Fuoco e davanti la Piramide, due zone molto pericolose per i pedoni in quanto le auto sfrecciano incuranti della segnaletica (e del buon senso). Le stesse foto le ho pubblicate sulla bacheca Facebook di Yuri Trombetti, Assessore ai Lavori Pubblici del Primo Municipio.
Alessandro Cosimetti
30 maggio 2011
E meno male che ci sono le forze dell'ordine...
Il 27 maggio circa alle 22,30 mi trovavo sul tram tra Termini e Porta Maggiore; arrivati alla fermata immediatamente successiva a quella di Termini il tram è stato fermato da un signore straniero che voleva impedire a dei ragazzi nordafricani poco più che ventenni di salire sul mezzo. Il signore urlando in inglese e in italiano stentato cercava di bloccare i ragazzi che in modo evidente lo prendevano in giro salendo e scendendo dal tram e cercava di spiegare all'autista di aver già chiamato la polizia perchè era stato derubato. Effettivamente dopo pochi minuti sono arrivati due carabinieri che hanno esordito intimando il signore, teoricamente vittima di un furto, di scendere dal tram perché: "tu non eri sul tram, loro si". Il signore sconcertato ha provato a spiegare che non era affatto vero, ma che era sto derubato dai ragazzi, allora i carabinieri in tutta risposta gli hanno ordinato: "facci vedere i documenti" senza considerare minimamente la presenza dei ragazzi. Il tram è partito con i raggazzi a bordo che si rivolgevano al signore derubato con smorfie di tutti i tipi irridendolo e tranquillamente sono scesi alla fermata successiva mentre il signore, che aveva chiamato egli stesso la polizia, era ancora a far controllare i suoi documenti.
Alessandra
Alessandra
Una bellissima mail da parte del comune, una utile risposta di Romafaschifo a nome di tutti i blog antidegrado. Che dite?
Salve,
Vi scrivo per chiedervi un'informazione.
Visito spesso il vostro sito e apprezzo molto il vostro lavoro, viviendo a Roma e trovando la città per molti versi invivibile per colpa di chi forse non la ama sufficientemente per poterla rispettare.
Cmq vi scrivo per un motivo preciso:
riguardo la questione degli adesivi selvaggi (traslocatori etc...) oltre l'adesivo anti-adesivo avete altre idee, proposte o portato avanti altre iniziative?
vi interesserebbe portarne avanti alcune? conoscete anche altri gruppi o associazioni o blog che si interessano a questa questione?
Vi spiego subito il motivo del mio interesse.
Sono un funzionario del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale e tra gli obiettivi che la struttura si pone, e nella piena volontà del nostro Direttore, c'è ovviamente in prima linea la battaglia al degrado della città e abbiamo intenzione di farci promotori di alcune iniziative per educare, sensibilizzare e ricondurre a comportamenti corretti i cittadini, nel rispetto del prossimo e della nostra città.
Vorremo quindi organizzare un'iniziativa nello specifico riguardo la questione degli adesivi e avremo interesse a farlo condividendo idee e riflessioni con le altre persone che portano avanti queste battaglie per altre vie.
Vi ringrazio per la disponibilità e se necessario potete contattarmi anche sul cellulare.
Nicoletta De Marco
Dipartimento Ambiente
Servizio di coordinamento delle attivitè di comunicazione
Responsabile Ufficio di supporto alle attività divulgative
***
Dottoressa De Marco ci fa immensamente piacere leggere che l'amministrazione è attenta e sensibile a questi problemi. Davvero complimenti a voi per questo, una luce di speranza per tanti cittadini (ormai centinaia ma in costante aumento) che si battono ogni giorno semplicemente per vivere in una città normale dove la prepotenza e la prevaricazione non la faccia da padrona.
Per ottenere vittorie in questa battaglia occorre giocare d'astuzia e di fino.
Per quanto riguarda tutto il vasto universo -dai blogger ampiamente monitorizzato e studiato- delle affissioni abusive non politiche (su quelle politiche bisognerebbe fare discorso a parte), la soluzione potrebbe essere molto più semplice di quanto si immagina. Il mondo di queste affissioni comprende senz'altro i "traslocatori" (sui cassonetti), i "serrandari" sugli stipiti di ogni serranda e saracinesca, le "agenzie immobiliari" (sui pali pubblici), gli annunci di spettacoli, scuole di teatro e concerti (sui pali e sui semafori) e altre varie e eventuali con aziende (alcuni mobilifici, ad esempio) che utilizzano addirittura il formato del poster a parete con tanto di attacchino, scopa e colla.
Come fare per stroncare il problema? Le leggi non ci aiutano. Per proteggere l'abusivismo della politica, si consente di conseguenza l'abusivismo di tutti e le sanzioni sono ridicole, farraginose, non spaventano nessuno.
Cosa fare dunque? Spendere un sacco di soldi per le defissioni ritrovandosi "da capo a dodici" dopo mezza settimana? Cercare di comminare multe e sanzioni a società che on esistono o che sono intestate a prestanome?
La strada deve essere innovativa, rapida, di grande impatto e soprattutto a costo zero per l'amministrazione. Sarebbe sufficiente, in tal senso, concludere dei protocolli di intesa tra Roma Capitale e tutte e quattro le grandi compagnie telefoniche. L'accordo dovrebbe consentire all'amministrazione di segnalare i numeri di telefono protagonisti -dopo accurato controllo- delle affissioni abusive, alle compagnie il rapido onere di sospenderli. Renderli inservibili. Immaginate una organizzazione (a delinquere) che riempie la città di locandine abusive quale danno subirebbe dal sequestro di quell'utenza telefonica che su tutte le locandine è stampata? L'operazione sarebbe rivoluzionaria per il mondo delle affissioni abusive, potrebbe cambiare la faccia alla città. Affiggere abusivamente, a costo zero per il Comune che anzi ne ricaverebbe un guadagno di immagine notevolissimo, diventerebbe attività pesantamente antieconomica. Chi investirebbe in stampa e attacchini sapendo poi che quel numero diffuso illegalmente in tuta la città verrebbe immediatamente disattivato. E che anzi potrebbe rispondere automaticamente ai cittadini che dovessero chiamarlo con un messaggio "didattico" del tipo "Gentile Cittadino, questo numero di telefono è stato disattivato perché stampato su una affissione abusiva. Non contattare chi deturpa la nostra città".
E' una idea che riteniamo eccellente e che regaliamo con piacere all'amministrazione.
Vi scrivo per chiedervi un'informazione.
Visito spesso il vostro sito e apprezzo molto il vostro lavoro, viviendo a Roma e trovando la città per molti versi invivibile per colpa di chi forse non la ama sufficientemente per poterla rispettare.
Cmq vi scrivo per un motivo preciso:
riguardo la questione degli adesivi selvaggi (traslocatori etc...) oltre l'adesivo anti-adesivo avete altre idee, proposte o portato avanti altre iniziative?
vi interesserebbe portarne avanti alcune? conoscete anche altri gruppi o associazioni o blog che si interessano a questa questione?
Vi spiego subito il motivo del mio interesse.
Sono un funzionario del Dipartimento Ambiente di Roma Capitale e tra gli obiettivi che la struttura si pone, e nella piena volontà del nostro Direttore, c'è ovviamente in prima linea la battaglia al degrado della città e abbiamo intenzione di farci promotori di alcune iniziative per educare, sensibilizzare e ricondurre a comportamenti corretti i cittadini, nel rispetto del prossimo e della nostra città.
Vorremo quindi organizzare un'iniziativa nello specifico riguardo la questione degli adesivi e avremo interesse a farlo condividendo idee e riflessioni con le altre persone che portano avanti queste battaglie per altre vie.
Vi ringrazio per la disponibilità e se necessario potete contattarmi anche sul cellulare.
Nicoletta De Marco
Dipartimento Ambiente
Servizio di coordinamento delle attivitè di comunicazione
Responsabile Ufficio di supporto alle attività divulgative
***
Dottoressa De Marco ci fa immensamente piacere leggere che l'amministrazione è attenta e sensibile a questi problemi. Davvero complimenti a voi per questo, una luce di speranza per tanti cittadini (ormai centinaia ma in costante aumento) che si battono ogni giorno semplicemente per vivere in una città normale dove la prepotenza e la prevaricazione non la faccia da padrona.
Per ottenere vittorie in questa battaglia occorre giocare d'astuzia e di fino.
Per quanto riguarda tutto il vasto universo -dai blogger ampiamente monitorizzato e studiato- delle affissioni abusive non politiche (su quelle politiche bisognerebbe fare discorso a parte), la soluzione potrebbe essere molto più semplice di quanto si immagina. Il mondo di queste affissioni comprende senz'altro i "traslocatori" (sui cassonetti), i "serrandari" sugli stipiti di ogni serranda e saracinesca, le "agenzie immobiliari" (sui pali pubblici), gli annunci di spettacoli, scuole di teatro e concerti (sui pali e sui semafori) e altre varie e eventuali con aziende (alcuni mobilifici, ad esempio) che utilizzano addirittura il formato del poster a parete con tanto di attacchino, scopa e colla.
Come fare per stroncare il problema? Le leggi non ci aiutano. Per proteggere l'abusivismo della politica, si consente di conseguenza l'abusivismo di tutti e le sanzioni sono ridicole, farraginose, non spaventano nessuno.
Cosa fare dunque? Spendere un sacco di soldi per le defissioni ritrovandosi "da capo a dodici" dopo mezza settimana? Cercare di comminare multe e sanzioni a società che on esistono o che sono intestate a prestanome?
La strada deve essere innovativa, rapida, di grande impatto e soprattutto a costo zero per l'amministrazione. Sarebbe sufficiente, in tal senso, concludere dei protocolli di intesa tra Roma Capitale e tutte e quattro le grandi compagnie telefoniche. L'accordo dovrebbe consentire all'amministrazione di segnalare i numeri di telefono protagonisti -dopo accurato controllo- delle affissioni abusive, alle compagnie il rapido onere di sospenderli. Renderli inservibili. Immaginate una organizzazione (a delinquere) che riempie la città di locandine abusive quale danno subirebbe dal sequestro di quell'utenza telefonica che su tutte le locandine è stampata? L'operazione sarebbe rivoluzionaria per il mondo delle affissioni abusive, potrebbe cambiare la faccia alla città. Affiggere abusivamente, a costo zero per il Comune che anzi ne ricaverebbe un guadagno di immagine notevolissimo, diventerebbe attività pesantamente antieconomica. Chi investirebbe in stampa e attacchini sapendo poi che quel numero diffuso illegalmente in tuta la città verrebbe immediatamente disattivato. E che anzi potrebbe rispondere automaticamente ai cittadini che dovessero chiamarlo con un messaggio "didattico" del tipo "Gentile Cittadino, questo numero di telefono è stato disattivato perché stampato su una affissione abusiva. Non contattare chi deturpa la nostra città".
E' una idea che riteniamo eccellente e che regaliamo con piacere all'amministrazione.
29 maggio 2011
Decuplicare l'importo delle multe. De-cu-pli-ca-re. Subito!
Un(a) testa di rapa a bordo di una FIAT Punto nera arriva a piazza S. Emerenziana, dove sono in corso i lavori della metro B1.
Non avendo voglia di cercare un parcheggio regolare o di pagare per quello del multipiano di via Tripoli (a pochi metri di distanza), decide di lasciare la macchina davanti al cancello del cantiere della Metro, che in quel momento è chiuso.
"Tanto," avrà pensato il nostro arguto automobilista "a quest'ora il cantiere sarà sicuramente chiuso!"
Peccato che così non fosse... e poco tempo dopo le manovalanze si sono trovate nell'impossibilità di uscire dal cantiere a fine turno. Tutti bloccati dentro (si vedono i mezzi in fila)
E' intervenuta la Polizia Municipale e la Polizia di Stato, ma del proprietario dell'auto nessuna traccia! Nella foto potete vedere la macchina, il cantiere bloccato e i vigli che aspettano...
Purtroppo non ho potuto verificare cosa sia successo dopo, ma temo che gli sia stata fatta solo una multa.
Claudio
28 maggio 2011
Se la toppa è peggio del danno
Credo sia importante, oltre ad intervenire sulle segnalazioni dei cittadini anche controllare i lavori che vengono effettuati. A Via Borgo S.Spirito 71 è stata segnalata una situazione di pericolo per il dissesto dei sampietrini, l’intervento è avvenuto, e anche con rapidità, di questo tutti ne siamo grati, certo a vedere il lavoro svolto mi dispiace doverlo ammettere “è vergognoso”. Invito l’Amministrazione a controllare meglio quanto viene fatto.
Mario Remoli
I pali ormai spariscono proprio... Tanto sanno che nessuno verrà mai a reimpiantarli
27 maggio 2011
E pensare che con la videosorveglianza c'hanno ripulito Londra...
Torno a parlarvi dell'EUR. All'ingresso del passaggio sotterraneo che porta alla metro Eur-Magliana, un cartello con le indicazioni turistiche è letteralmente deturpato.
Aspetto alquanto curioso, è - a pochi metri - l'indicazione riguardante l'Area Video Sorvegliata. Pertanto, mi raccomando, quando passate li vicino non fate sciocchezze che siete "video sorvegliati".
Alessandro Cosimetti
Avremo mai il piacere di un servizio simile?
26 maggio 2011
Come parcheggiare in mezzo ai Fori senza manco pagare le strisce blu
Ordinario degrado attorno a San Paolo
Scrivo allegando due immagini entrambe prese a Viale Marconi Altezza via Calzecchi Onesti, zona Basilica di S. Paolo.
La prima evidenzia la situazione dei cassonetti con sacchetti ammucchiati e maleodoranti dovuta a:
1. Abitanti della XV circoscrizione che essendo sottoposti al porta a porta, trovano più comodo fermarsi in macchina lungo Viale Marconi e lasciare la spazzatura nei cassonetti verdi che qui ancora esistono, con ovvie conseguenze.
2. Mercato dell’usato dei ROM ( non so proprio se autorizzato , ma si sa vuol dire poco), che si svolge il sabato e la domenica mattina in via della vasca navale con susseguente abbandono di ogni genere di rifiuto.
La seconda invece dà conto dello stato (da settimane) del pulsante di attivazione del semaforo pedonale, in uno degli attraversamenti più pericolosi e frequentati della via, degno di nota è che questo tratto di strada è percorso più volte al giorno da Agenti della Municipale, che dovrebbero rendersi conto del rischio connesso.
Carlo Incorvaia
25 maggio 2011
Ci vorrebbero multe da decine di migliaia di euro. Cosa aspettiamo?
Questa mattina, in zona EUR (Quadrato della Concordia) per l'ennesima volta ho trappato i manifesti abusivi attaccati ai pali della luce, della segnaletica stradale, sugli alberi, ecc. Dell'agenzia immobiliare EXTIMA Consulting Group di via Amsterdam 68. Vi sollecito a inviare all'agenzia, una email con il link a questo articolo.
NOTA: il sito riportato sul manifesto sembrerebbe non esistere. Ho trovato quest'altro dominio: extimaconsultinggroup.agenzie.casa.it. Questa è la loro email: extima@live.it. Vediamo quanti giorni passeranno prima di rivedere i loro manifesti abusivi.
Alessandro Cosimetti
24 maggio 2011
Ma non sarebbe tanto facile sequestrare questo locale per un mesetto? La pianterebbero subito...
Questo manifesto abusivo ha invaso tutta via Marmorata e la zona circostante la Piramide. Nel primo Municipio, zona Unesco. Solo oggi ne ho staccati una decina ma spuntano come i funghi.
Questa la pagina Facebook degli organizzatori dell'evento (NRG Super CLub) in cui magari inserire commenti su cosa pensiamo del loro modo di promuoversi.
Facciamo una "segnalatina" al Comune?
Alessandro Cosimetti
Troppo pregiata la ghisa dei cestini per reggere a lungo nella Capitale Mondiale del Degrado
Se due indizi costituiscono una prova, allora a Monteverde stanno rubando l'esteno dei cestini gettacarte che si trovano alle fermate dei bus ed in genere sparsi in tutta la città. Costituiti da un contenitore interno in lamiera per la raccolta dei rifiuti e due posacenere ai lati, sono realizzati in ghisa e pesano Kg.150, non credo che si possano portare via occasionalmente, credo invece che per asportarli ci si deve attrezzare.
La cosa curiosa è che hanno lasciato l’interno forse perché è di materiale meno pregiato o forse perché volevano evitare che si gettassero le cartacce in terra !?!?
Da notare che vicino ad alcune fermate non c’è neanche l’interno. Avete altri riscontri su questo articolo che incontra molto il favore del pubblico e che va letteralmente a ruba?
Roberto Romano
23 maggio 2011
I pali sono tutti loro
La metà di Maggio è ormai passata. Come annunciato dall'assessore all'ambiente Marco Visconti e riportato nel vostro post del 27 Aprile, è già scattato il giro di vite contro le affissioni abusive su pali e cassonetti.
Il ragazzo nella foto, pagato da un'agenzia immobiliare di Eur-Mostacciano pochi euro per affiggere una 50a di cartelli, è talmente terrorizzato da fare il suo misero lavoro in pieno giorno, sotto gli occhi di tutti. Evidentemente le minacce del comune non spaventano nessuno.
Non è che ci stanno tanto simpatici i grillini. Però quando affrontano i nostri temi sono i benvenuti
Ecco come vedono la stazione di Tor di Valle
22 maggio 2011
Le bancarelle sono sciocchezze urbane? No, sono crimini belli e buoni
Via della Conciliazione angolo Piazza Pio XII° (S. Pietro) su un marciapiede di due metri, un metro e mezzo di questo esiguo spazio è stata autorizzata una occupazione di suolo pubblico di 1,30 m. Per il passaggio di migliaia di turisti in quello specifico spazio rimangono 30 centimetri, altrimenti l’alternativa è camminare sulla sede stradale, naturalmente il tutto a 10 metri dalla stazione fissa della Polizia Municipale che non può intervenire.
Chi autorizza simili “sciocchezze urbane”? Forse è il caso rimuovere la bancarella per posizionarla in modo più consono e sicuro non vi sembra? Naturalmente questo è uno solo dei centinaia di casi nella città.
Mario Remoli
21 maggio 2011
E ancora sull'archeologia... Il sepolcro bibbitaro
A proposito di nuove idee per valorizzare il nostro patrimonio archeologico, qui siamo in Via Ostiense all’altezza di Via delle Sette Chiese, sulla targa di travertino si legge " Sepolcreto Ostiense" e ci sono anche le informazioni utili per la visita del sito archeologico, ma sembra invece un deposito di bibite. Ci sarà stato un cambio di destinazione d’uso?
Roberto Romano
Povero travertino...
Passeggiavo per viale Aventino quando, al civico 58, vedo una parete bianca con tanto di targhetta di marmo per il divieto di affissione.
Nel bel mezzo di questa parete il cartello della Emmepiù Supermercati. Tra l'altro era domenica (circa le 18 di sera) e il supermercato era chiuso. Mi chiedo, è una violazione del divieto?
Alessandro Cosimetti
20 maggio 2011
19 maggio 2011
Il racket dei parcheggiatori fa parte del paesaggio dell'Eur
Da dieci anni frequento il centro sportivo EUR Gym a Piazza Quadrato della Concordia 2/A.
Da circa tre anni mi reco in palestra di mattina presto, quando nei primi anni invece, quando lavoravo ancora in azienda, non ci andava prima delle 18. In questa nuova fascia oraria ho potuto riscontrare la presenza costante - dalla mattina fino alle prime ore del pomeriggio, dal lunedì al venerdì - di un folto gruppo di parcheggiatori abusivi.
In particolare, l'area del Quadrato della Concordia è totalmente gestita - da almeno due anni - da un ragazzo di 30 anni circa, a cui i "clienti" affidano le chiave delle loro autovetture.
Questo parcheggiatore abusivo di cui non conosco il nome, entra spesso dentro l'EUR Gym dove i gestori e i collaboratori lo trattano da amico (presumo sposti spesso anche le loro vetture). Spesso si siede nei tavolini del bar interno e altre volte lo trovo davanti le postazioni dell'Internet Café sempre dentro al centro sportivo.
Più volte mi sono detto "Devo fare delle foto" ma il timore di farmi "beccare" mentre le scatto e il fatto di essere comunque un volto "conosciuto" più volte mi hanno fatto desistere.
Tutto ciò fino a questa mattina, quando - con estrema attenzione - ne ho fatte un bel po'. Dalle foto potete notare il caos che viene a crearsi di mattina all'EUR, nell'area della Piazza del Quadrato della Concordia. Il parcheggiatore abusivo, sposta le auto in continuazione, facendosi aiutare spesso da uno o due aiutanti. Le vetture vengono messe sopra i marciapiedi, in prossimità delle curve, sopra le piazzole delimitate dalle strisce, in doppia e tripla fila.
Questa mattina ho anche cercato di fotografare il ragazzo che gestisce l'affare dei parcheggi abusivi a Piazza del Quadrato della Concordia che presumo venga coordinato da un "capo superiore" che controlla altre zone dell'EUR (un'area troppo appetibile per un "semplice ragazzo").
Quando ne parlo con gli altri frequentatori della palestra, questi mi dicono "Ma che te ne frega, tanto tu vieni in metro!" Si, è vero, vengo in metro ma come cittadino e come contribuente (pago le tasse) credo di avere il diritto di manifestare tutto il mio disappunto.
Purtroppo, questa mattina, quando sono uscito dal centro sportivo, il ragazzo non c'era in quanto era all'Internet Café. Nonostante ciò ho scattato una foto a un suo aiutante.
La foto è stata fatta da una certa distanza perché non volevo mettermi nei casini (queste cose dovrebbe farle la Polizia Municipale/Carabinieri/Polizia e non certo un comune cittadino disarmato). Nei prossimi giorni scatterò anche altre foto di auto in sosta selvaggia sempre nel quartiere EUR e se ci riesco anche del ragazzo che gestisce i parcheggi abusivi nella Piazza del Quadrato della Concordia.
In conclusione, spero di poter smuovere le coscienze degli altri automobilisti (ci credo poco) e della Polizia Municipale di zona (ci credo ancora meno). Per farlo mi prendo anche la responsabilità di firmare questo articolo con nome e cognome.
Alessandro Cosimetti
L'hub della monnezza? A San Silvestro, dove senno'...
Scelta indiscriminata di un luogo come piazza San Silvestro per lo scambio della “monnezza” tra furgoni. Sarà una scelta abituale per gli operatori dell’AMA utilizzare luoghi pregevoli di Roma Capitale per questo genere di operazioni? Inoltre saranno già separati per tipologia i rifiuti che gli operatori stanno travasando?
Sollevo questi interrogativi perché una piazza del Centro Storico non mi sembra un luogo consono per tali operazioni di scambio, inoltre le dimensioni di piazza San Silvestro, tra il parcheggio dei taxi e i capolinea degli autobus, è già ampiamente caotica. Se differenziare i rifiuti è estremamente importante, è altrettanto importante differenziare i luoghi adibiti per il loro trattamento.
Roberto Romano