(dal Il Sito di Firenze)
"Obiettivo impatto zero", rivoluzione per cartelloni, manifesti e pannelli
Ecco le nuove regole: più decoro, qualità e trasparenza
Nuove regole per la pubblicità ‘outdoor’, ovvero cartelloni, manifesti e pannelli che si trovano nelle piazze e nelle strade della città: dopo un complesso lavoro preparatorio durato 10 mesi la giunta ha varato il nuovo piano, che passa ora all’esame del consiglio comunale. Ci saranno meno spazi a disposizione, cartelloni più piccoli, norme molto più stringenti e salvaguardia del centro storico. “Le parole d’ordine di questa riforma sono qualità, innovazione e trasparenza, secondo il principio della ‘pubblicità a impatto zero’ – spiega il vicesindaco Dario Nardella – E’ una rivoluzione: abbiamo aggiornato e semplificato il vecchio testo del 2008 con un obiettivo preciso: fare della pubblicità ‘outdoor’ un elemento del decoro urbano di Firenze. Inoltre vogliano potenziarne l’appeal economico, puntando su una pubblicità di maggiore qualità e sulla nuova regola dell’affidamento con gara pubblica. Firenze diventa così la prima città ad affrontare il tema a 360° con questa impostazione”. Il nuovo testo, che passa da 68 a 56 articoli, prevede una generale rivisitazione degli impianti, la riduzione di circa 16mila mq degli spazi destinati alla pubblicità e la messa a gara di tutte le concessioni, che non potranno più essere dirette. In particolare, è stata decisa l’eliminazione dei gonfaloni e degli striscioni, la sostituzione dei cartelloni 6x3 con i 4x3, l’introduzione di dispositivi tecnologici e digitali. Il centro storico sarà salvaguardato: scatta il divieto di nuove autorizzazioni in tutta l’area Unesco (l’interno della cerchia dei viali più l’Oltrarno). Inoltre le autorizzazioni per gli impianti su aree private e di cantiere, per le quali si prevede una diminuzione, passeranno al vaglio preventivo della giunta, che esaminerà i singoli progetti e la loro realizzabilità dando indirizzi in merito. Si eviteranno così anche le pubblicità ‘fantasma’ sui ponteggi dei palazzi. Ma gli spazi a disposizione della pubblicità diminuiranno ovunque: mentre il vecchio piano prevedeva 31.400 mq di spazio per affissioni (16.800 pubblico, 8000 privato più 6.600 di pubbliche affissioni) il nuovo piano prevede un totale di 15mila mq (6.000 pubblico, 2.400 privato e invariate le pubbliche affissioni); si tratta di limiti massimali che comunque la giunta non intende raggiungere. “Una decisione in controtendenza rispetto ad altre città come Roma e Milano, che hanno invece progressivamente aumentato le superfici. Firenze diventa così la città capoluogo di regione con la minore quantità di pubblicità per abitante” sottolinea Nardella. I tempi, le modalità e i quantitativi di pubblicità relativi alla nuova gara pubblica saranno stabiliti dopo l’approvazione del piano in consiglio comunale. “Il punteggio sarà assegnato anche in base alla qualità estetica e ai contenuti innovativi degli impianti aggiunge il vicesindaco - Inoltre si terrà conto del confronto trasparente con tutti i soggetti privati del settore, che abbiamo già coinvolto in un recente seminario di studi realizzato per analizzare le tendenze future del mercato della pubblicità”. Il piano introduce anche una ‘clausola etica’: l’articolo 7 recita che “gli impianti pubblicitari e la pubblicità esposta non devono avere contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica o morale, nonché lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, civili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali della persona”. Chi richiede di installare una pubblicità quindi dovrà aggiungere una dichiarazione in tal senso alla documentazione richiesta, che sarà vincolante sotto il profilo giuridico. Sarà così possibile evitare o sanzionare tempestivamente casi come quello del crocifisso blasfemo apparso una recente pubblicità di moda. Verranno anche ridotte anche le ‘preinsegne’, ovvero i cartelli di varia dimensione che indicano la localizzazione delle attività, che passano dalla disciplina per le insegne a quella per la pubblicità: si tratta infatti di pubblicità ‘travestita’ da insegne. Infine, sarà rinnovata la lotta contro l’abusivismo, che vede in primo piano l’attività della polizia municipale. Basti pensare che dal giugno 2007 a febbraio 2011, oltre alla normale attività di contrasto alle irregolarità (la sosta delle ‘vele’ o i gonfaloni scaduti) sono stati accertai 62 impianti totalmente privi di autorizzazione, per un totale di 727 mq. di superficie Secondo i dati del Comune, Firenze oggi raccoglie il 2-3 per cento del mercato della pubblicità ‘outdoor’ in Italia, per un valore di 15-20 milioni di euro; secondo le proiezioni, il mercato potenziale potrebbe aumentare. Questo a fronte di un mercato a livello nazionale vale 750-800 mln di euro, con Milano e Roma che raccolgono il 65% del totale.
Novità di cartellopoli?
RispondiEliminaHanno anche capito che meno pubblicità vale di più.
RispondiEliminaLa giungla romana ormai è una discarica dove nessuno è in grado di distinguere un messaggio pubblicitario preciso, visto che i cartelloni stanno uno sull'altro e immersi nel degrado.
Il valore della pubblicità esterna infatti è crollato e si vedono tantissimi "spazi disponibili".
http://www.repubblica.it/scienze/2011/04/12/news/ambiente_disordinato_razzismo-14627210/
RispondiEliminaPoliticamente si può essere d'accordo o no con Renzi, ma dal punto di vista amministrativo sta lavorando proprio bene: tram, isole pedonali, arredo urbano di qualità e ora anche lotta ai cartelloni.
RispondiEliminaBravo!