Piazza Esedra? Un vivaio di periferia
30 novembre 2010
Ma io dico se questa roba qui aggiunge decoro ad una piazza come Piazza Esedra? Tra l'altro sbirciando dentro il cosidetto vaso di plastica ho scoperto che come concime usano i rifiuti! Povero ulivo...
Ma guardando le splendide fioriere monumentali dell'epoca (vuote) non si poteva invece chiedere ai titolari dell'Hotel o anche a McDonalds di prendersi in cura la posa di fiori e piante lì invece di trasformare la piazza in una specie di vivaio da periferia?!
Massimo Livadiotti
Strappate, strappate, strappate...
29 novembre 2010
Invio una foto di tutti gli adesivi e volantini che ho staccato stamattina fuori del portone di casa mia... Ora è pulito.
Quelli della Tecnocasa, che sono gli unici riportanti l'indirizzo, nel pomeriggio li riporterò al mittente...
Andrea Lesti
La Scala Santa
28 novembre 2010
Qualcuno di voi davvero crede che sia impossibile, come dicono tutti, togliere le autorizzazioni che consentono questo schifo? Qualcuno ci crede davvero?
A Piazza Venezia hanno rifatto tutti i marciapiedi...
...ma nulla è cambiato. Perché quel genio del progettista ha optato per mantenere la stessa identica sagoma dei vecchi percorsi. Così sosta selvaggia e caos, pur dopo aver speso tanti soldi per i lavori, sono rimasti invariati. Una roba da incatenarsi sotto la corte dei conti.
Le nostre buone maniere
27 novembre 2010
Avete provato o no? Avete testato se il nostro metodo funziona? Si poteva anche trattare di un flop, e invece... Avete provato se la maniera è quella buona? Avete cercato su google "M3 arredamenti" o ancora "Euroarredamenti pomezia"? Avete visto cosa esce fuori nelle primissime posizioni? Credete che questa sia roba di poco conto? Avete idea delle centinaia di clienti che stiamo facendo loro perdere dopo che loro hanno fatto perdere a noi centinaia di capelli per l'arrabbiatura? Allora, è una buona idea o no? E' un buon modo o no per utilizzare internet? Proseguiamo così?
Ribelliamoci!
25 novembre 2010
QUI IL VIDEO
Guardate bene questo video de Le Iene. L'ennesimo peraltro. I Quindicine mafiosi non si possono toccare per motivi di "ordine pubblico". Perché altrimenti, sostanzialmente, sparano. Almeno così la pensa il prefetto. Ora innanzitutto, se ci fossero associazioni serie, denunzierebbero il prefetto perché non puo' cacarsi in mano in questo modo e deve, semplicemente applicarsi la legge. Ma il prefetto ha in parte anche ragione: questa gente di merda, se viene lesa nei suoi interessi criminali, spara, mena le mani, intimidisce, minaccia. Ecco perché un prefetto può pensare "meglio evitare". Ecco, allora, perché non facciamo casino pure noi. Perchè pure noi, invece di subire, non iniziamo a creare pure noi problemi di ordine pubblico.
Esistono manifestazioni contro questo schifo? Esistono sit-in davanti ai camion bar? Esistono cittadini che distirbuiscono volantini attorno ai caldarrostari invitando i clienti potenziali a non comprare quella monnezza che vendono? Dov'è tutta quella merdaglia di cittadinanza che si strappa i capelli per un nuovo tavolino di un ristorante e che non apre bocca contro una delle più violente e prepotenti camorre che si divorano la città?
No, non esistno, per ora. Ma cosa stiamo aspettando si può sapere? Quanto ci metterebbe la Regione a modificare la famosa legge sugli ambulanti (oggi è di fatto impossibile spostarli) se ci fosse davvero una spinta popolare di movimenti, manifestazioni, gesti plateali che facciano notizia?
L'unica consolazione è sapere che un bel giorno verrete cacciati via. E noi saremo li a sorridere sornioni
Gli intoccabili furbetti del Quadraro e la rete abusiva
24 novembre 2010
In via del Quadraro, nel X Municipio, un marciapiede comunale diventa privato con cartello pubblicitario abusivo. Sono trascorsi solo 10 anni.
Tanti anni fa c’era un marciapiede in via del Quadraro angolo via Viviani, poi qualcuno lo recintò e ne fece un posteggio privato per le moto dei propri clienti, affittò lo spazio per affiggere cartelloni pubblicitari 3mtx4mt abusivi e intascarne il ricavato, lo utilizzò per deposito pedane di materiale vario. Il popolo del Quadraro insorse, chiamò i vigili, il Municipio, il sindaco. Passarono gli anni, quasi otto, e nulla di fatto. Nel gennaio 2009 fummo chiamati dai cittadini del posto che a tutti i costi volevano riappropriarsi del proprio spazio. Rivolevano il loro marciapiede, togliere quella fatiscente e triste rete arrugginita e pericolosa. Il consigliere del X Municipio Matronola presentò un’interrogazione al presidente Medici per chiedere se era a conoscenza della situazione e se non ritenesse urgente e non più rinviabile la necessità di procedere alla demolizione della recinzione metallica realizzata abusivamente dalla A.S. L’AIRONE; se era a conoscenza che già il 09/08/2000 la Direzione Amministrativa del Municipio chiedeva di procedere alla demolizione in quanto oltre che abusiva era su area Comunale. E’ passato più di un anno. Indovinate dove è la rete e dove è il cartellone pubblicitario senza codici di identificazione. Sollecitati dai poveri cristiani del Quadraro vessati dai furbetti siamo ritornati alla carica e veniamo tranquillizzati dal Municipio che la COMMISSIONE I (Attività produttive, O.S.P. Affissioni e Pubblicità, Tributi, Bilancio, Sicurezza e Legalità) ha approvato da due mesi la rimozione. La gente sfiancata non ne può più e si domanda: ma che fanno al X Municipio dormono? Ma non sarebbe meglio commissionarlo? Si potrà fare? Ma il sindaco ne è a conoscenza? Ce la faremo a sopravvivere a questa sciatteria? Un altro segno della distanza tra la politica e la società civile, è proprio questa trascuratezza, la stessa che fa trovare la mondezza di fronte alle nostre case, per la quale il centrosinistra fu battuto dal centrodestra di Alemanno che vince 19 a uno proprio qui al Quadraro, quartiere una volta rosso, figlio della migliore Resistenza.
Angelo Tantaro
UPDATE: Questa lettera è stata spedita qualche giorno fa anche al Corriere della Sera che l'ha pubblicata e ha chiesto una risposta al X Municipio che ha risposto: "non abbiamo soldi", ma anche aggiunto: "proveremo a fare l'intervento facendolo pagare agli abusivi"... E poi qualcuno ci viene a dire che i cittadini non devono mettersi nell'ordine di idee di cavarsela da soli...
Sostiene Inches: io non mi dimentico affatto dei Parioli
23 novembre 2010
Oggi alle 12,00 gli uffici del II municipio hanno consegnato una busta al consigliere Massimo Inches, pervenuta col servizio postale e scritta col normografo, con la intimazione “INCHES DIMENTICATI DEI PARIOLI O CREPI CON LA FAMIGLIA SEI AVVISATO” La grave minaccia segue la denuncia che Inches aveva fatto il 17 novembre su un quotidiano romano sulle occupazioni del suolo pubblico abusive da parte della maggior parte dei pubblici esercizi in viale Parioli. Andrò ugualmente fino in fondo per capire come sia possibile che le strutture denunciate dalla polizia municipale nel 2007 per violazione delle norme urbanistiche non siano mai state fatte demolire dalla pubblica amministrazione. Sarà la Procura della Repubblica ad indagare se ci sono state collusioni e come mai alcune ordinanze di sospensione dei lavori abusivi siano state emesse solo pochi giorni fa, dopo che avevo iniziato la mia opera di verifica e controllo sugli atti del municipio.
Roma, 23/11/2010 - Consigliere Massimo Inches
Fate qualcosa, perché oggi come oggi la metropolitana è gratis...
Visto il clamoroso successo di questo post di qualche giorno fa, abbiamo pensato di fare cosa gradita nell'insistere per spiegare bene a quei tre o quattro cittadini che ancora non lo sapessero, cosa accade sotto la nostra metropolitana. E quanto sono citrulli e coglioni i romani che pagano biglietto e abbonamento.
Con un solo obbiettivo: sensibilizzare la politica (assessore Marchi) e la parte amministrativa\manageriale (Atac) affinché episodi come questi tornino entro percentuali fisiologiche e la smettano di rappresentare, come oggi, per lo meno un quarto degli ingressi, perché questo è al di là delle statistiche di evasione che vengono sfoggiate.
Questo video che pubblichiamo vi dimostra in maniera plastica ed evidente quale è il trucchetto. Inutile elencare le malattie incurabili che auguriamo a chi lo pratica. Inutile sottolineare l'invito agli utenti onesti a fare una brusca frenata subito dopo i pannelli retrattili, per poi ripartire solo dopo la loro chiusura...
Ah, pure...?
A proposito di chi usurpa suolo pubblico. I falsi pittori di Piazza Navona lo fanno due volte. Innanzitutto in Piazza. E poi tutt'intorno, con le loro apette trasformate in magazzini. In barba a tutti i commercianti che il magazzino se lo devono affittare e pagare profumatamente. Anche se fosse sindaco Topo Gigio a quest'ora avrebbe fatto rimuovere questo enorme schifo che circonda la piazza più bella del mondo. E intanto loro di abusivo sfoggiano anche un artigianale passocarrabile.
La carica dei capodannari (inizia a novembre!). Come reagire?
Questi str.... la devono proprio pagare! Hanno imbrattato tutta la via (Baldo degli Ubaldi) mettendo questi manifesti ogni metro, in ogni palo! Anche in pali appena verniciati dal Comune. Il bello che l'hanno fatto in pieno giorno e nessuno a detto niente!! Ho chiamato il numero ma ovviamente mi hanno detto che non c'entrano niente me è stata la società a cui hanno affidato la pubblicità...
* Roma città capodannata. Poco capo e molto "dannata". E i bastardi, quest'anno, iniziano a metà novembre a massacrare pali, semafori, segnaletica. Cosa fare? Le reazioni sono tante e molteplici:
1. staccare tutto, sempre, comunque, non far durare le affissioni che qualche ora. Per loro sarà una spesa inutile di stampa, distrbuzione, affissione; per noi un simpatico esercizio civico.
2. telefonare ai tanti numeri di cellulare sul sito chiedendo di farla finita.
3. telefonare ai tanti numeri di cellulare sul sito fingendosi agenti della Polizia Municipale ed invitando ad un finto appuntamento presso il comando.
4. i più bravi tra i nostri utenti potrebbero occuparsi di hackerizzare il sito www.capodannoeventi.it sminchiandolo in maniera tale da renderlo servibile solo a 2011 inoltrato.
5. denunciare le affissioni alla Polizia Municipale visto che esiste una ordinanza e che loro hanno l'obbligo di farla rispettare: si parla di 400 euro di multa per ogni manifesto.
6. scrivere ai siti ed agli uffici stampa dei due artisti (Luca Barbarossa e Neri Marcorè) raccontando loro che stanno prestando servizio presso dei criminali che utilizzano il loro bel faccione per fare affissioni abusive e per deturpare la città tutta. Dite che non sarebbero sensibili alle mail di tanti loro ex-ammiratori?
Allora, ce lo promettete che vi darete da fare e che sarà una mattinata di fuoco per queste merdacce?
Sostiene Inches: Rita Serafini come Aung San Suu Kyi
21 novembre 2010
Vi ricordate questa storia? Ebbene, pare si sia risolta. Qui sopra le foto che documentano. Qui sotto invece la richiesta che il consigliere del II Municipio Massimo Inches ha inoltrato per proteggere il marciapiede in questione. Questo ci sembra un eccellente modo per interpretare il proprio ruolo di amministratore locale...
Roma, 04/11/2010
Al Comando II Gruppo Polizia Municipale
Fax 06 80693272
Al Direttore Municipio Roma II
D.ssa Isabella Cozza - Sede
Al Direttore U.O.T.
Ing. Stefano Tarquini – Sede
OGGETTO: Richiesta installazione parapedonali in viale Parioli 102 – Via U. Boccioni
A seguito sopralluogo effettuato dallo scrivente con residenti della zona, si rappresenta la necessità di installare con urgenza dei parapedonali sul marciapiede di via U. Boccioni lato viale Parioli, 102.
Il marciapiede, molto spazioso, viene utilizzato continuamente per il parcheggio di autovetture, spesso di proprietà di clienti dei numerosi esercizi pubblici che insistono su Viale Parioli.
Tale situazione è elemento di invivibilità per le famiglie abitanti al piano terreno, le cui finestre sono situate al piano stradale, oltre a rappresentare un grave stato d’insalubrità per l’immissione di gas di scarico negli appartamenti.
Sul marciapiede del lato opposto sono presenti dei tabelloni ed una panchina che impediscono, di fatto, il transito veicolare sul marciapiede stesso; analogo provvedimento si richiede nella località in oggetto.
Per quanto sopra riportato, si confida in un rapido intervento, per restituire decoro in viale Parioli angolo via U. Boccioni e garantire il diritto alla salute dei cittadini residenti.
Consigliere Massimo Inches
L'assedio a Fontana di Trevi
Non c'è monumento nei cinque continenti che sia sottoposto a questo tipo di assedio. Non esiste al mondo. In alcuni momenti gli abusivi venditori di chincaglierie sono più dei turisti stessi. Occorrerebbe mettere dei cancelli nelle strade circostanti. Con dei varchi ed un piccolo biglietto di ingresso (2 euro). Gli incassi sarebbero enormi e ambulanti, bancarelari, callarrostari e teppaglia varia potrebbero essere tenuti fuori dalla zona di rispetto.
Lungo Viale Parioli sembra di stare a Lagos, perché?
20 novembre 2010
Come perché? Anche perché i dehors dei locali fanno pietà e misericordia. Invece di fare delle belle piattaforme lungo la strada, togliendo la sosta (selvaggia e non) i ristoranti come La Pariolina e Celestina guardate cosa hanno combinato. Una vera e propria baraccopoli. Così i cittadini non possono usare la strada perché è ostaggio della terza fila dei loro clienti. E non possono usare manco il marciapiede, sottratto da queste palafitte abusive.
Questo può essere il quartiere di una città europea?
19 novembre 2010
Guardate lo scempio alla via principale di Acilia, (via di Acilia) appunto, questo è uno dei tanti incroci ridotti cosi... A circa 200 metri c'è la stazione di Acilia (ferrovia Roma-Lido) e 300 metri la piazza principale...
Grazie del lavoro che state svolgendo.
Federico Menni
Sul racket degli ombrellari
Piove. E nel vestibolo della Galleria Alberto Sordi si possono contare almeno sette venditori abusivi di ombrelli. Altri sono appostati come avvoltoi alle altre uscite della stazione. Sia chiara una cosa: è la mafia a rifornire questi diseredati, loro non guadagnano nulla nel vendervi l'ombrello, è una mafia a prendere i soldi, è una mafia a gestire i traffici, è una mafia a incassare, è una mafia a governare tutta la logistica per cui, all'addensarsi delle prime nuvole, la città magicamente viene disseminata di omini che vengono ombrelli. Avete capito: è la mafia! Bagnatevi o aspettate che spiova, ma non comprate per nessun motivo. Ora, siete avvisati.
Termini's Underpass
18 novembre 2010
Storie da un sottopassaggio. Nello specifico quello della Stazione Termini, una stazione di scambio della "rete" metropolitana della città. Secondo il regista Tommaso Valente, che ha girato il video, la situazione è quella che vedete qui sopra... Secondo voi? Verità o esagerazione di un momento no?
Una inguardabile baraccopoli per poter giocare al computer a nostre spese. La vergogna assoluta di Atac alla Stazione Tiburtina
La situazione non è cambiata rispetto alla nostra precedente segnalazione, il box è sempre più tappezzato e come potete vedere dalle foto si sono anche aggiunti i cordoli intorno per non fare avvicinare nessuno.
Ma cosa faranno lì dentro? Cosa si nasconde dietro quei mille cartellini inutili e quei cordoli che proprio non si capisce perchè debbano stare lì? E' presto detto.
Venerdi scorso (giorno in cui sono state fatte le foto 12/11/2010) mi sono affacciato dentro e una signorina con divisa Atac era intenta e superconcentrata nella risoluzione nientepopodimeno che di un Crucipuzzle (quel giochino stupido dove devi trovare le parole) manco fosse un Bartezzaghi...
Alla mie rimostranze (sia del box tappezzato, sia dei cordoli, sia del fatto che lei facesse crucipuzzle), dopo essermi scusato di averla disturbata, non sapendo spiegarmi praticamente nulla di tutte le lamentele e dopo aver accampando scuse davvero patetiche campate in aria è riuscita a dire (giuro): "ora chiamo la polizia" ed io: "e chiamiamola sta benedetta polizia". Peccato che non l'ha chiamata ed io purtroppo avendo anche una vita sono dovuto ahimè andare a prendere la Metro...
Prendo spesso la Metro e posso dire che un box cosi l'ho visto solamente qui a Tiburtina e dico con assoluta certezza che quei cartellini sono lì solo ed esclusivamente per nascondere ciò che viene fatto dentro quel box (dormire, giocare e chissa cos'altro...).
Atac vergogna.
Ale77
*Inutile dire che tutti gli ormai tantissimi lettori di Roma Fa Schifo devono sentirsi in dovere, passando da questo posto, di controllare, sbirciare e, nel caso, pesantemente redarguire e umiliare i responsabili dell'Atac che gli danno di videogames invece di vigilare sulla nostra sicurezza e sui furbetti dei tornelli. E se riuscite, fategli qualche foto, come facemmo tempo fa su Degrado Esquilino, guardate qui cosa diamine succede regolarmente nella Stazione Manzoni...
**Altrettanto inutile dire che ci aspettiamo che tutti voi inviate, oggi, una mail all'Atac con un bel link a questo articolo e con una richiesta a bonificare l'immondo bunker della vergogna al centro di uno dei nodi di scambio più importanti della rete romana. Inviando questo articolo a tutti i giornali ed in copia all'e-mail ufficio.stampa@atac.roma.it ed a lettere.tm@agenziamobilita.roma.it
Il problema di Roma? I tavolini...
17 novembre 2010
E' un po' la parodia del noto Johnny Stecchino di Benigni, nella Palermo dove i veri problemi, a sentire i mafiosi, erano la "siccità" e il "tcraffico". E così a Roma, calati in un contesto surreale e racappricciante di sosta selvaggia, il problema diventano... i tavolini. Interni e esterni, poco importa. E visto che al nemico bisogna sempre dare una identità, ci teniamo che i nostri lettori vedano la faccia che ha il nemico pubblico numero uno, che non è il tavolino, ma che è Italia Nostra e similari. I veri protettori della sosta selvaggia, i veri protettori della maghina in mezzo al centro storico.
Piazza del Fico è sempre stata piena di tavolini. Una gioia per gli occhi, una meraviglia, anche un caos, embe'? Oggi è piena di macchine e Italia Nostra - che si fa rappresentare da questa gente che si aggira per i vicoli scoprendo che i ristoranti hanno i tavolini - vuole assolutamente che resti così.
Il video è tratto da C6TV che è una web tv seria e della quale ci meravigliamo assai. Cosa ci voleva, chiediamo alla reporter, a far notare la contraddizione dell'intervistata? Cosa ci voleva nel far notare che la piazza del Fico oggi non c'è, semplicemente non c'è niente da tutelare perché non c'è la piazza, perché si è trasfigurata e trasformata in un cacchio di parking, in un piazzale di una officina? Ma siamo solo noi a considerare questa una vergogna unica al mondo? Siamo solo noi a notare che i tavolini, e tanti, ci sono in tutto il mondo (Barcellona, Parigi, Madrid, anche Londra...), mentre la sosta selvaggia c'è solo da noi?
Chi è iscritto ad Italia Nostra e dopo aver visto questo video non straccia la sua tessera è matto da legare. Togliete voi, con le vostre scelte, il potere e la parola a questi nemici della città. Senza iscritti, senza tessere, non potranno più dire simili baggianate. Non potranno più parlare. Non saranno più invitati ai tavoli.
Si badi bene che Italia Nostra si sta opponendo ad un progetto di riqualificazione della Piazza che il ristorante pagherebbe totalmente, senza nessun onere per l'amministrazione.
Ma allora in questa città si inizia a ragionare...
Leggete, leggete. Leggete e imitate. Perché questi sono gli eroi di oggi. Chi danneggia Roma deve subire un danno. Chi mette a repentaglio la nostra vita deve, almeno, rimetterci uno specchietto retrovisore. Chi rende impossibile la vita ad anziani, handicappati e mamme con passeggino deve almeno rimetterci un tergicristallo. Non c'è speranza di farli cambiare diversamente che non in questo modo, purtroppo.
Ristorante California. Ma se lo facessi in California ti farebbero chiudere...
Ecco due immagini dei due poveri alberi (Melangoli) tagliati di netto per far posto alla pedana del Ristorante California! Si vedono bene le aiuole con le griglie ma senza alberi... ualcuno potrebbe dire ma forse sono morti? Strana coincidenza... Se fai tutta via Bissolati non c'è un solo Melangolo morto! Allora possiamo dire che sono stati fortunati i proprietari del ristorante perchè gli unici alberi morti sono quelli davanti al loro civico! A parte gli scherzi, se non mi ricordo male, il locale tra l'altro è tra quelli che circa un anno orsono era nella lista dei locali comprati da Camorra o 'Ndrangheta e che ha avuto i sigilli per un pò!
Gli alberi sono stati tagliati da un pò di anni... L'ho anche segnalato al servizio giardini, ma probabilmente gliel'hanno tagliati direttamente loro dopo qualche mazzetta o qualche intimidazione.
Lettera firmata
Il sottopassaggio degli orrori
16 novembre 2010
Sottopassaggio Via Ostiense-Metro Eur Magliana.
Non credo che le foto abbiano bisogno di ulteriori commenti. La situazione è questa da 6 mesi (notare la mappanza di fango, ormai sembra cemento, che ha completamente ostruito la grata per far defluire l'acqua piovana).
Voglio solo aggiungere che una mattina ho visto due spazzini che pulivano a circa 3 metri dall'imbocco del sottopassaggio e mi sono detto: "Finalmente levano questo schifo" ed ho proseguito diretto al lavoro. La sera sono ripassato di lì e la situazione era identica alla mattina.
Questa città fa sempre più pena.
Ale77
Ancora 500 e un degradi...
Mentre la materia grigia dei molti nostri amministratori si “surriscalda” immaginando una nuova Tor Bella Monaca, ed una megapista per la F1 all’Eur, la città sprofonda sempre più nel degrado e nell’incuria.
Piazza dei Cinquecento, da mesi la situazione di questi piloni in cemento armato è parte comune della piazza, forse sarà il caso che vengano sistemati.
Mario Remoli
Ogni tanto qualcosa di carino
15 novembre 2010
Nuova Roma, al via i cantieri di natura, spazi pubblici e società Roma come Parigi, Londra, Madrid e altre capitali europee. Aree verdi abbandonate o parchi in cattivo stato di manutenzione, in centro e in periferia, sono il campo di sperimentazione di un nuovo modello di spazio pubblico di relazione a contatto con la natura che caratterizza l'ultima stagione dell'urbanistica romana. Cittadini e associazioni si mettono insieme per recuperare questi spazi abbandonati per piccoli orti urbani, aree gioco e ambiti dove camminare, riposarsi o semplicemente parlare. Sono oltre 100 siti. 65 censiti dal Comune di Roma come orti spontanei, e altri 50 censiti da studioUAP nella mappa interattiva disponibile on line “Zappata romana” (http://www.urbanarchitectureproject.org/). A S. Lorenzo, storico quartiere centrale, tre associazioni hanno strappato un fazzoletto di terreno ai privati per costruire un'area di socialità realizzando un parco giochi, un orto, spazi per la convivialità. Alla Garbatella le associazioni insieme ad alcune famiglie hanno recuperato un'area vicino alla Regione, in attesa di trasformazione edilizia, per realizzare gli orti urbani comunitari. Sulla Ardeatina gli orti comunitari sono realizzati e gestiti dai lavorati ex-Eutelia. A Prato Fiorito un parco urbano gestito da una cooperativa sociale contiene una vigna urbana. A Centocelle, storica periferia della città, il recupero del parco in stato di abbandono intorno al Forte Prenestino è stata l'occasione di un processo partecipato che ha visto il coinvolgimento del Centro anziani, dell'Associazione Tandereig che lavora con gli adolescenti, del CSOA Forte Prenestino e di cittadini per la realizzazione di un orto didattico di uno spazio spettacoli e di spazi gioco e di socializzazione per bambini, teenagers e anziani che le associazioni coinvolte intendono gestire. Questi sono solo alcuni dei nuovi cantieri per il recupero degli spazi pubblici della capitale presentati nella sessione Agrocittà, il verde urbano come nuova rete produttiva e sociale curata da studioUAP per conto di Land Group, alla 2° edizione di Working with Nature nell'ambito di Expo Edilizia alla nuova Fiera di Roma, organizzato da Greencity ed Expo verde, che si terrà nel pomeriggio del 12 novembre 2010. Ad aprire la sessione da Parigi Action Vert l'Avenir presenterà Charte Main Verte, la rete dei 57 giardini parigini realizzati e gestiti dai cittadini. A Parigi l’amministrazione ha definito regole uguali per tutti. Esiste una convenzione base per concedere in uso alle associazioni il terreno per sei anni; il Comune provvede a portare l'acqua e il terriccio vegetale; i cittadini garantiscono l'apertura del giardino per almeno due mezze giornate alla settimana e l'ospitalità di iniziative pubbliche. La sessione vedrà anche la presentazione di altre iniziative che nell’insieme costituiscono la chiave per un nuovo rapporto con la natura in città: i city farmer's markets della Fondazione Campagna Amica di Coldiretti, l'Orto-Giardino a Valle Giulia presso la facoltà di Architettura, gli Orti in Campidoglio e i Mercati della Terra di Slow Food e Heinz Beck. Giuseppe Barbera (Agronomo e paesaggista dell'Università di Palermo), Francesco Ghio (Direttore del Master OPEN dell'Università di Roma III), Maria Luisa Palumbo (direttore del Master in Sustanaible Urban Design dello IED), Gaetano Benedetto (Ambientalista già Direttore Generale del WWF e Presidente del Parco del Circeo) saranno chiamati nella tavola rotonda a rispondere se siamo di fronte a tendenze temporanee oppure davanti ad un fenomeno strutturale come in altre realtà internazionali.
La mappa di studioUAP sui nuovi cantieri sociali verdi di Roma riporta oltre ai casi già citati, altre iniziative in tutta la città: a Vitinia, Acilia, Tor Bella Monaca, San Paolo, Portuense, ecc. La mappa restituisce un quadro urbanistico, paesaggistico e sociale innovativo rispetto alle esperienze simili del passato sia per il coinvolgimento di ampie fasce di cittadini e la potenzialità di nuove relazioni sociali in realtà urbane difficili, sia per la contestualità e la dimensione del fenomeno. L’auspico è che questo primo censimento e la mappa siano da stimolo perché si avvii una riflessione e un confronto tra le diverse realtà gestite dai cittadini e perché l’innovazione romana sia colta dalle Amministrazioni locali avviando un coordinamento tra i diversi livelli istituzionali e definendo regole e servizi da offrire in cambio della manutenzione e della vitalità portate dai cittadini in aree altrimenti abbandonate. Forse la "big society" di cui si parla in questi mesi già c'è, si tratta solo di saperla vedere e valorizzare sostenendo le iniziative low cost in essere sullo spazio pubblico.
INFO
StudioUAP
Via A. Vespucci 24I-00153 Roma
T +39.06.5743200 F +39.06.97749880E
T +39.06.5743200
F +39.06.97749880
E info@studiouap.it
W www.studiouap.it
B www.urbanarchitectureproject.org
La mappa di studioUAP sui nuovi cantieri sociali verdi di Roma riporta oltre ai casi già citati, altre iniziative in tutta la città: a Vitinia, Acilia, Tor Bella Monaca, San Paolo, Portuense, ecc. La mappa restituisce un quadro urbanistico, paesaggistico e sociale innovativo rispetto alle esperienze simili del passato sia per il coinvolgimento di ampie fasce di cittadini e la potenzialità di nuove relazioni sociali in realtà urbane difficili, sia per la contestualità e la dimensione del fenomeno. L’auspico è che questo primo censimento e la mappa siano da stimolo perché si avvii una riflessione e un confronto tra le diverse realtà gestite dai cittadini e perché l’innovazione romana sia colta dalle Amministrazioni locali avviando un coordinamento tra i diversi livelli istituzionali e definendo regole e servizi da offrire in cambio della manutenzione e della vitalità portate dai cittadini in aree altrimenti abbandonate. Forse la "big society" di cui si parla in questi mesi già c'è, si tratta solo di saperla vedere e valorizzare sostenendo le iniziative low cost in essere sullo spazio pubblico.
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StudioUAP
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O dell'impunità
Roma, strada del centro, il nastro indica la zona rimozione a partire dall'alba, le auto vanno tolte perché, questa mattina, si rifa la segnaletica. Alle otto e trenta del mattino la situazione è questa. E ciò accade ovunque: la segnaletica fissa è ignorata, quella provvisoria e d'emergenza, pure.
Sarebbe molto più disincentivante fare doppia fila anche semplicemente mettendo un lieve spartitraffico così...
14 novembre 2010
E anche di fronte all'Ospedale Santo Spirito...
Ad ogni manifestazione politica e non che si organizza presso il Complesso monumentale del Santo Spirito in Sassia, come “funghi” decine e decine di vigili urbani si materializzano dal nulla, come al primo raggio di sole dopo una giornata di pioggia.
Negli altri giorni doppia fila, parcheggi per handicap utilizzati a gògò senza nessun controllo, sul Lungotevere in Sassia il parcheggio abusivo è garantito a chiunque a danno di quelli che rispettano il prossimo e la segnaletica stradale, per salire sui bus bisogna fare lo slalom fra le auto parcheggiate a caso sotto i divieti di sosta.
Qualcuno se ne può interessare?
Mario Remoli
Ex camion bar
12 novembre 2010
Un bel giorno vi cacceremo tutti via. Anche voi sarete costretti a pagarvi l'affitto di un negozio, le tasse, il personale, l'acqua, la luce, le bollette, tutto. Un bel giorno anche voi la finirete di rubarci ciò che è nostro con queste schifezze.
Ehi, ma è un sogno o uno scherzo?
No, magari è proprio la verità. Ovvero può capitare che i nuovi angeli custodi dell'anti-degrado di Ama -che si avviano a diventare i miti di tutta la blogosfera capitolina se continueranno così- si trovino con una squadra ferma per un contrattempo, che ad uno di loro venga un mente un nostro articolo di qualte tempo fa (questo) e che si proponga di andare proprio lì ad intervenire. Bhe, il resto giudicatelo voi...
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Roma fa schifo è una bacheca pubblica di approfondimento e riflessione nata nel 2008 per mettere insieme l'indignazione, le denunzie e le segnalazioni di migliaia di cittadini nei confronti della inenarrabile situazione di anarchia, malgoverno, connivenza, criminalità, corruzione e degrado in cui versa la città di Roma.
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Cerchiamo di fare informazione, dal basso, coprendo tutte quelle aree che la stampa volutamente lascia oscure. Cerchiamo di porre l'attenzione sui veri problemi della città che vengono volutamente ignorati dalla politica per non toccare mafie, camorre, lobby, potentati e serbatoi di voti sporchissimi. Questo ci provoca più di qualche noia con la legge a causa di querele strumentali da parte di chi vuole chiuderci il becco. I costi per garantirci un minimo di difesa e patrocinio legale rischiano però di divenire insostenibili per continuare. Ecco, insomma, aiutateci!
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