31 agosto 2010
La fermata bucolica
Vi invio le foto che ho scattato questo pomeriggio davanti all'ospedale Lazzaro Spallanzani. Una fermata del bus completamente coperta e chissà da quanto tempo!
Alessandro
Romafaschifo dice: però quando c'è da montare un cartellone pubblicitario potate e tagliate eccome, eh!?
30 agosto 2010
Steppa Mazzini
Egregio Sindaco, Assessore e Uffici competenti del Comune di Roma
Uno dei viali più belli di Roma nel periodo estivo si trasforma in un deserto arido, polveroso, sporco e giustamente poco frequentato. Anziché dare refrigerio a tutta l’area questo si trasforma in questi periodi in uno spettacolo non degno di una civile comunità.
Complimenti agli amministratori capitolini, che si definiscono proprio in questi giorni: “salvatori” di questa città.
Mario Remoli
29 agosto 2010
28 agosto 2010
27 agosto 2010
Sostiene Inches: fuori dal II Municipio gli autodemolitori (ehssì perché pure ai Parioli è pieno di sfasciacarrozze, bombe ecologiche che solo a Roma)
Lo scorso 27 luglio 2010 l’aula consiliare del 2° municipio ha votato all’unanimità lo sgombero di tutti gli autodemolitori presenti sul territorio di propria pertinenza e la bonifica delle aree recuperate, segnando un importante precedente nella nostra Città. Le attività sono attualmente concentrate in via del Foro Italico, in prossimità dell’area golenale protetta del Tevere, creando da oltre 20 anni degrado e disagi, ed ora il Presidente del Municipio ed il Commissario Straordinario dovranno attivarsi, per attuare la volontà del parlamentino municipale, trasferendoli quanto prima possibile oltre il Grande Raccordo Anulare. Questo risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione del presidente della commissione sicurezza Roberto Cappiello e l’impegno del 2° gruppo della Polizia Municipale, cui va il nostro sentito ringraziamento.
Massimo Inches
26 agosto 2010
Decine e decine di minuti soltanto? Dove si firma?
Egregio Sindaco, Assessore e Uffici competenti del Comune di Roma
Via Porta Cavalleggeri, fermata bus S.Pietro, urge munire questa fermata lato dx direzione Via Aurelia, di due pensiline per proteggere dal sole oggi, e domani dalla pioggia, gli innumerevoli passeggeri dei bus romani.
È impossibile attendere gli autobus in queste condizioni, non avendo, ne un albero per l’ombra, ne una panchina per le persone anziane, che spesso possono attendere anche decine e decine di minuti l’autobus di turno. Cordialmente.
Mario Remoli
25 agosto 2010
E se tutti voi mandaste mail di questa natura alla stampa straniera?
Travel + Leisure Magazine
I wanted to tell you the real situation in the city of Rome. Roman citizens fail to understand how Rome in this period can climb the rankings of your own liking, if the citizens of Rome fighting a daily battle against neglect, and degradation.
www.romafaschifo.com
http://riprendiamociroma.blogspot.com/
www.cartellopoli.com
Sincerely
Mauro Cortellazzi
I wanted to tell you the real situation in the city of Rome. Roman citizens fail to understand how Rome in this period can climb the rankings of your own liking, if the citizens of Rome fighting a daily battle against neglect, and degradation.
www.romafaschifo.com
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www.cartellopoli.com
Sincerely
Mauro Cortellazzi
24 agosto 2010
E così i pali restano puliti
23 agosto 2010
Cosa vede il sindaco dalla finestra?
22 agosto 2010
Lo giuriamo: è tutto vero!
E' tutto vero. A Roma la battaglia politica si combatte così. E questi del "Popolo di Roma" sono dei leccapiedi del sindaco. Gente che anche il primo cittadino di Sgurgola Marsicana si terrebbe alla larga, e invece il nostro...
Qui l'affissione abusiva diventa quasi secondaria rispetto alla... ehm... genialità del resto.
21 agosto 2010
Sostiene Inches: il mercato di Piazza Alessandria è nelle seguenti condizioni...
I cittadini residenti hanno richiesto l’intervento del consigliere municipale Massimo Inches presidente del Gruppo La Destra e coordinatore nel 2° municipio, per denunciare la situazione d’igiene esplosiva, a rischio contaminazioni, in cui versa il mercato coperto di piazza Alessandria.
Giunto all’ingresso principale, davanti il civico 6 di Piazza Alessandria, vengo accolto da un coro di proteste dai venditori ambulanti, che mi fanno notare una profonda buca sulla carreggiata stradale, col cedimento dell’asfalto circostante, transennata oltre un mese fa dall’Acea e lasciata in stato d’abbandono, con la rete di protezione arancione ed i paletti di ferro sparsi intorno; il giorno prima una signora si era incastrata con la ruota della propria auto ed era potuta uscirne fuori grazie agli operatori che l’avevano spinta e liberata.
Una volta entrato nel mercato coperto, devo fare molta attenzione a non inciampare sulle vistose buche presenti nella pavimentazione, poi mi dirigo nei due corridoi interrati, dove si trovano i bagni pubblici ed i magazzini degli operatori.
Mentre scendo le scala, sporche e ricoperte da cartacce, avverto immediatamente un odore nauseabondo, tipico degli insediamenti di nomadi; lo spettacolo che si presenta ha dell’incredibile, tanto da far pensare di trovarsi realmente in un campo rom: cartoni, vestiti, coperte sparsi ovunque, con tanta tanta immondizia; in uno dei due corridoi trovasi la stanza dove sono ubicati tutti i contatori elettrici dell’Acea, con la porta spalancata, accessibile a chiunque, con grave stato di pericolo; come se non bastasse, dell’acqua goccia da un controsoffitto in un’altra zona del corridoio, bagnando una plafoniera accesa e formando una pozzanghera sul pavimento. Alcuni dei bagni esistenti sono ridotti a latrine, tanto da rischiare sicure contaminazioni, entrandoci dentro. Entrambi i locali interrati dispongono di una porta con maniglione antipanico, che conducono verso le uscite di sicurezza; una volta aperte le porte, ci troviamo in presenza di gabinetti a cielo aperto, le cui scale sono vistosamente utilizzate ed insozzate da sbandati e cittadini somali ubriachi, al punto tale da renderle completamente inutili ed inagibili, stante l’enorme quantità di rifiuti organici, bottiglie rotte, ed immondizia presenti.
Per scendere in questo inferno bisogna essere molto forti di stomaco ed avere molta rabbia in corpo, con la determinazione di voler risolvere i problemi nel quartiere.
Pensando che ci troviamo in una struttura del 1935, stile Liberty, nel quartiere Trieste, ridotta in questo modo, simile alle favelas brasiliane, nel completo degrado ed abbandono, viene naturale ribellarsi, soprattutto perché questo è il mercato coperto rionale, dove si commerciano prodotti alimentari, dove si presume che avvengano controlli degli ispettori annonarie e dei funzionari dell’igiene pubblica della Asl.
In questa vergognosa situazione d’inciviltà, come si può pretendere poi che gli operatori rispettino le norme sul commercio al dettaglio, come si potrebbe contestare la mancanza di un cartellino indicante il prezzo di vendita o una cassetta di frutta appoggiata di troppo in terra, se scendendo nei piani interrati rischiamo contaminazioni, di restare attaccati ai contatori della luce o ci piove in testa dal soffitto?
Invierò immediatamente segnalazioni agli uffici preposti e presenterò una interrogazione nel municipio, per eliminare questo schifo; chi è responsabile della situazione che si è venuta a creare dovrebbe venire per una settimana all’ingresso del mercato e chiedere scusa ai cittadini.
Massimo Inches \ consigliere municipale II Municipio
20 agosto 2010
A proposito di cose che rendono Roma inconfondibile...
19 agosto 2010
E come Report: ogni tanto una buona notizia
A parte il figlio di puttana piantato in mezzo alla piazzetta con il suo NCC ed il figlio di troia che piazza sistematicamente il cavalletto del suo osceno ristorante sulle strisce pedonali, il resto è davvero da lustrarsi gli occhi. Non vi vogliamo anticipare nulla, andatevi a vedere coi vostri occhi l'unica strada europea del centro città: Via di Torre Argentina.
Desiderate, come noi, che questo modello si diffonda in tutto il centro storico (e oltre!)? Bene, allora date anche il vostro contributo. No, non vi chiediamo di comprare un paletto anti-sosta o di sistemare una decine di sampietrini, semplicemente di inviare la vostra mail di felicitazioni e incoraggiamento a chi ha reso possibile questo intervento. Invitandolo -caldamente!- a proseguire su questa strada. Allora? Cosa aspettate? Vi costa forse qualcosa? Avete idea cosa puo' significare, per un politico locale, ricevere anche solo una dozzina di e-mail di questo tipo? Avete idea la pressione che siamo capaci di fare in netto contrasto con chi fa pressione a vantaggio del caos, dei postimaghina, della doppia fila come un diritto? E allora coraggio: yuri.trombetti@gmail.com, orlando.corsetti@comune.roma.it. Scrivete loro, dateci retta! Sono gli amministratori del I Municipio, il primo è l'assessore ai lavori pubblici, il secondo è il presidente, forza forza!!!
Metti questa foto dovunque e vai sul sicuro, perché non potrebbe essere nessun'altra città se non la nostra
18 agosto 2010
La differenza sta sul tetto
Torino. Palazzi Anonimi. Sulla Tangenziale esterna come per noi potrebbe essere il raccordo. Case senza qualità, per carità, ma la differenza con le nostre abitazioni che si affacciano sul GRA è profondissima, un abisso. Come mai? Indvinati: questione d'antenne. Qui ce n'è una per ogni caseggiato, a Roma una per ogni televisore. Uno schifo che esiste solo da noi e che, da solo, genera degrado, inquinamento visivo, sciatteria e stato di abbandono.
17 agosto 2010
Tutti al mare
Incredibile, ormai da giorni anche a Piazza di Pietra
16 agosto 2010
Ancora planciopoli
Sì, sì, ne abbiamo già parlato. Ma ne riparliamo perché ci sembra davvero assurdo che il problema non sia stato preso di petto dai giornali e dunque ci rivolgiamo ai tanti giornalisti che -auguriamoci pure ad agosto- ci seguono quotidianamente: la città è disseminata di orrende plance pubblicitarie. Strumenti di propaganda temporanea (durante le elezioni) che sono stati chissà perché trasformati in totem fissi del degrado alemannico. Perché? A che pro? A vantaggio di chi?
14 agosto 2010
13 agosto 2010
Già, i lavori sono per il giorno 12. Peccato che la foto sia stata scattata il 24
Sciatteria completa. Come sempre. Come dovunque. Le fettucce bianco-rosse, loro, aspettano che se le porti via il vento. I fogli degli avvisi, loro, pensano che se li debba squagliare la pioggia. Sono, loro, una delle vergogne assolute della città. Indegni, loro, anche di essere Polizia Municipale a Sezze o a Carpineto Romano. Uno dei grandi motivi dello schifo in cui viviamo siete voi, carissimi Vigili Urbani, e noi v'abbiamo sgamato...
12 agosto 2010
11 agosto 2010
Sostiene Inches: non ci fosse mai stata la Breccia di Porta Pia sarebbe stato più dignitoso assai lasciare la capitale a Firenze
Molti cittadini mi avevano avvisato dello stato di degrado in cui viene lasciata la zona adiacente il monumento della Breccia di Porta Pia, reclamando il mio intervento per eliminare questo brutto spettacolo della nostra Città.
Lo spettacolo che mi è apparso è degno di una baraccopoli abitata da nomadi, simile ad una latrina a cielo aperto, con immondizia, avanzi di cibo in decomposizione, vestiti dismessi, sparsi ovunque, sopra il così detto mano erboso; i passanti che mi hanno notato mentre scattavo le foto, si sono sfogati riferendo che nono esiste alcun controllo sugli sbandati ubriaconi che bivaccano intorno al Monumento, scagliando bottiglie vuote di birra contro i marmi della Breccia, quando in preda dei fumi dell’alcool; né interviene qualcuno a ripulire la grande quantità d’immondizia sparsa ovunque, sopra le aiuole, dietro le piante.
In previsione delle prossime manifestazioni sulla ricorrenza del 150° anniversario dell’ Unità d’Italia, (1861 – 2011) che spettacolo potremo dare a chi vorrà venire a visitare questo luogo sacro e storico, che, pur occupando uno spazio molto ridotto, l’amministrazione non è in grado di assicurarne un minimo di decoro e pulizia.
Invierò esposti e proteste presso tutti gli uffici interessati ed in caso di inadempimento, dovrò, mio malgrado, attuare delle forme di protesta, per far capire che noi cittadini siamo stufi di sopportare il menefreghismo delle Istituzioni per questo luogo così importante, a ridosso delle antiche mura aureliane, la cui importanza è riconosciuta in tutto il mondo.
Massimo Inches \ consigliere municipale II Municipio
10 agosto 2010
L'Accademia dei Lincei. In effetti qualcuno andrebbe linciato...
9 agosto 2010
Attaccatevi al tram
Da qualche mese sono terminati i lavori per risistemare il percorso e il capolinea del tram della linea 5 (o 14 boh) nei pressi della stazione Termini. Per carità nulla da dire quando vengono fatti interventi di riqualificazione di qualsiasi genere (anche se sappiamo benissimo che a Roma è quasi inutile riqualificare una qualsiasi cosa perchè tanto poi questa viene abbandonata a se stessa e il degrado torna imperante dopo breve tempo). certo che però a me qualche aspetto lascia basito. Magari per molti sarà una scempiaggine ma... boh... sarà...
Venendo al dunque il tram passa per un tratto di Via Daniele Manin che dopo i lavori è stata chiusa al traffico ed è diventata sostanzialmente pedonale (non del tutto perchè appunto ci passa il tram). C'è però la particolarità che il percorso del tram non è assolutamente protetto. Non c'è un marciapiede, non c'è banchina, non ci sono inferriate a impedire a un pedone distratto di finire sui binari durante il passaggio del tram, che tra l'altro è piuttosto silenzioso in rapporto ad esempio ad un autobus. Un anziano o un bambino che non sta troppo attento potrebbe finirvi sotto con estrema facilità a mio avviso.
Veniamo ora a quella che io definisco una vera presa in giro: il percorso tattile per non-vedenti. Come si può notare dalle foto tale percorso è piazzato forse a meno di un metro dai binari del tram, e oltretutto è interrotto in diversi punti da tombini e anche dai vasi piazzati da un bar per poter loro si proteggere dal tram i clienti seduti ai tavolini. Hanno preso i non vedenti per degli acrobati che devono sfiorare sul filo del rasoio le fiancate del tram di passaggio?
Aspettiamo il primo morto o ferito per far installare delle inferriate di protezione?
Alessandro
8 agosto 2010
Valcannuta, comunicazione cannata
Nel ringraziare il Presidente Giannini per la nascita del Parco di Valcannuta, atto dovuto, visto gli impegni presi in campagna elettorale, gli suggerirei comunque di utilizzare altri strumenti di comunicazione per far conoscere il lavoro della sua Amministrazione ai cittadini residenti, evitando così di imbrattare in modo incivile tutti i quartieri del Municipio.
Mario Remoli
7 agosto 2010
A Giustiniano Imperatore ci vorrebbe il miracolo
Non è più un area spartitraffico quella di Via Giustiniano Imperatore, ma una vera e propria discarica a cielo aperto. Oltre alla normale sporcizia che siamo abituati a vedere in questa strada da molto tempo, esiste un vero e proprio “cimitero” per: moto, macchine e roulotte. Siamo in tanti a chiedere “dignità” a questa importante arteria di quartiere.
A quando il miracolo?
Mario Remoli
6 agosto 2010
5 agosto 2010
Sostiene Inches: liberi di non crederci, ma questa è Piazza Gondar
A distanza esatta da un anno, quando il 14 Luglio 2009 una donna venne aggredita in un tentativo di stupro, da un romeno 35 enne in piazza Gondar, che si era avvicinato per lavare il vetro dell’automobile, sono tornato a controllare lo stesso posto, diventato tristemente famoso, e che, forse, diede l’impulso all’amministrazione comunale per emanare finalmente la normativa anti lavavetri.
Purtroppo a pochi metri dal semaforo dove si trovava la signora, poi salvata dal provvidenziale intervento della Polizia di Stato, ho scoperto un insediamento di tre – quattro individui stranieri, celato dietro la vegetazione che separa lo svincolo della tangenziale Est con Piazza Gondar; avvicinandomi al piccolo accampamento ho avvertito immediatamente l’odore nauseabondo, tipico delle zone trasformate in latrina a cielo aperto, e la conferma mi è arrivata per la presenza di una grande quantità di immondizia, letti, materassi, giacigli di fortuna, abbigliamento steso ad asciugare, fornelli, pentole, sedie, tavolini ed un po’ di filo di rame recuperato chissà dove. Probabilmente il mio arrivo ha preso alla sprovvista chi poco prima stava banchettando al riparo da occhi indiscreti, allontanandosi lasciando il cibo lasciato su un tavolo, divenuto il pranzo di numerosi topi, che schizzavano da tutte le parti, mentre ero intento a scattare le foto.
La prima aggressione è stata sventata perché svoltasi al centro della carreggiata stradale, mentre l’ignara automobilista era ferma al semaforo, ma, se dovesse malauguratamente ripetersi, i delinquenti di turno potrebbero questa volta trascinare la loro vittima dietro gli alti arbusti, senza lasciare alcuna via di scampo alla malcapitata.
Richiederò immediatamente agli uffici preposti di identificare e sgomberare gli occupanti abusivi, rimuovendo l’ingente quantità di immondizia e tutto ciò che hanno accumulato, eliminando questa situazione di pericolo ed insicurezza dal nostro quartiere.
I miei controlli proseguiranno giornalmente, e non mi fermerò fino a quando non sarà eliminato e sradicato fino all’ultimo insediamento nel 2° municipio.
Massimo Inches \ consigliere municipale II Municipio