oddio la bancarella si fa schifo,ma i ristoranti non vedo niente di strano,in fondo l'italia è conosciuta dopo la storia e l'arte , per la cucina famosa in tutto il mondo
Per la gente come te , intendevo che se mi dici che non ci vedi niente di strano in quei ristoranti....famosi in tutto il mondo (come ha detto Flavio Gioia) per le sòle che danno.... non capisco di cosa ti lamenti ? la gente si lamenta di tutto e poi provoca il tutto. Sai che ti dico, mettere un pranzo 600 euro è giusto....perchè tanto non ti dice niente nessuno !
Alessandro le bancarelle stanno a Roma da 50 anni....trovarne una che ha solo 10 anni è rarissimo.
Quello che a me stupisce, che al centro ci sono nato,naturalmente stavo in affitto, e poi me ne sono dovuto andare, cacciato da ricchi e uffici, e anche dal caos che è arrivato - una volta il centro era come un paese - è come sia possibile che le leggi sul colore locale permettano insegne colorate, sfilate di tavoli senza soluzione di continuità, scomparsa di quasi tutti i negozi, che vivevano per i residenti che ormai quasi non ci sono più scacciati da speculazione edilizia, uffici e, soli sopravvissuti bar, ristoranti e articoli per turisti. Ormai il centro storico, e non solo, della città sta divenendo di proprietà esclusiva di commercianti, turisti, società e ricchi. E' giusto? E' giusto e bello vivere in quello che sembra un bazar? Chi glielo fa fare, anche a chi se lo può permettere, di vivere in un posto che sembra un gigantesco ristorante pieno di insegne che nulla lasciano più intravvedere delle bellezze che un tempo erano un vanto per la città e scaldavano il cuore degli abitanti? Ora, quando capita di andarci, provo solo tanta tristezza e nostalgia per un posto ormai seppellitto sotto tanto pattume mentale. Perlomeno non invidio chi mi ha cacciato. Tutto è mercificato. Lo chiamano sviluppo; ma che sviluppo è quello che mortifica e rende posti, ognuno bello e diverso per qualche motivo particolare, tutti uguali a tanti altri posti nel mondo? Mi chiedo che ci vengano a fare tanti turisti a vedere un posto qualsiasi come tanti altri per turisti. Non sarebbe bene, nelle città, mettere il numero chiuso di persone che, come nei parchi naturali, sono ammesse ogni giorno, per visitarele? Può sembrare non democratico ma è l'unico modo per proteggere i luoghi dalla distruzione di ciò che erano operata a fini economico commerciali.
Via le bancarelle della mondezza da Roma, da tutta Roma, da Prati al centro storico, da Ostiense al Flaminio!!! Che se lo tengano nelle loro case, i corrotti e i corruttori, il suk che ci hanno regalato in questi ultimi 20 anni. Vergogna Vergogna VERGOGNA!!!!!
Roma fa schifo è una bacheca pubblica di approfondimento e riflessione nata nel 2008 per mettere insieme l'indignazione, le denunzie e le segnalazioni di migliaia di cittadini nei confronti della inenarrabile situazione di anarchia, malgoverno, connivenza, criminalità, corruzione e degrado in cui versa la città di Roma.
La pubblicazione è libera e a tutti è permesso di dire la propria per il bene della città. Non c'è una redazione, non c'è un responsabile, non c'è un controllo sui contenuti pubblicati: Roma fa schifo è un semplice blog, un diario, non una testata giornalistica.
Chiunque, tuttavia, si sentisse offeso, toccato, diffamato o danneggiato da qualche contenuto, invece di procedere a querelarci, può scrivere a romafaschifo@gmail.com: i contenuti saranno prontamente rimossi.
CONTATTACI
Segnalazioni, link, scoop, anticipazioni, fotografie, progetti, proposte, idee, incazzature e vario altro schifo a profusione. Inviaci una mail a romafaschifo@gmail.com
Cerchiamo di fare informazione, dal basso, coprendo tutte quelle aree che la stampa volutamente lascia oscure. Cerchiamo di porre l'attenzione sui veri problemi della città che vengono volutamente ignorati dalla politica per non toccare mafie, camorre, lobby, potentati e serbatoi di voti sporchissimi. Questo ci provoca più di qualche noia con la legge a causa di querele strumentali da parte di chi vuole chiuderci il becco. I costi per garantirci un minimo di difesa e patrocinio legale rischiano però di divenire insostenibili per continuare. Ecco, insomma, aiutateci!
Divulgate sui vostri blog, sui vostri twitter, sulle vostre pagine facebook.
12 commenti | dì la tua:
Ricordo, li ho sempre trovate orripilanti quelle esposizioni nei ristoranti... che tristezza.
oddio la bancarella si fa schifo,ma i ristoranti non vedo niente di strano,in fondo l'italia è conosciuta dopo la storia e l'arte , per la cucina famosa in tutto il mondo
Nei ristoranti non ci vedo nulla di strano ....?
Sono contento che sia cosi...per la gente come te !
E le macchine parcheggiate nell'isola pedonale più bella del mondo?
Mi ricordo che 12 mesi fa Alemanno disse che entro pasqua avrebbe messo i paletti.
I paletti se li ficcasse in culo. Una delusione totale Alemanno.
cosa intendi "per la gente come te"??
specificati meglio
La bancarella fotografata sta lì da almeno 10 anni. Avrà pure l'autorizzazione, ahimè.
Sono quei ristoranti da 600 er piatto de penne all'arrabbiata, e in effetti l'Italia e Roma sono famose nel mondo per le sòle che danno.
Flavio Gioia
Per la gente come te , intendevo che se mi dici che non ci vedi niente di strano in quei ristoranti....famosi in tutto il mondo (come ha detto Flavio Gioia) per le sòle che danno.... non capisco di cosa ti lamenti ? la gente si lamenta di tutto e poi provoca il tutto. Sai che ti dico, mettere un pranzo 600 euro è giusto....perchè tanto non ti dice niente nessuno !
Alessandro le bancarelle stanno a Roma da 50 anni....trovarne una che ha solo 10 anni è rarissimo.
Quello che a me stupisce, che al centro ci sono nato,naturalmente stavo in affitto, e poi me ne sono dovuto andare, cacciato da ricchi e uffici, e anche dal caos che è arrivato - una volta il centro era come un paese - è come sia possibile che le leggi sul colore locale permettano insegne colorate, sfilate di tavoli senza soluzione di continuità, scomparsa di quasi tutti i negozi, che vivevano per i residenti che ormai quasi non ci sono più scacciati da speculazione edilizia, uffici e, soli sopravvissuti bar, ristoranti e articoli per turisti.
Ormai il centro storico, e non solo, della città sta divenendo di proprietà esclusiva di commercianti, turisti, società e ricchi. E' giusto?
E' giusto e bello vivere in quello che sembra un bazar? Chi glielo fa fare, anche a chi se lo può permettere, di vivere in un posto che sembra un gigantesco ristorante pieno di insegne che nulla lasciano più intravvedere delle bellezze che un tempo erano un vanto per la città e scaldavano il cuore degli abitanti?
Ora, quando capita di andarci, provo solo tanta tristezza e nostalgia per un posto ormai seppellitto sotto tanto pattume mentale.
Perlomeno non invidio chi mi ha cacciato.
Tutto è mercificato.
Lo chiamano sviluppo; ma che sviluppo è quello che mortifica e rende posti, ognuno bello e diverso per qualche motivo particolare, tutti uguali a tanti altri posti nel mondo? Mi chiedo che ci vengano a fare tanti turisti a vedere un posto qualsiasi come tanti altri per turisti.
Non sarebbe bene, nelle città, mettere il numero chiuso di persone che, come nei parchi naturali, sono ammesse ogni giorno, per visitarele?
Può sembrare non democratico ma è l'unico modo per proteggere i luoghi dalla distruzione di ciò che erano operata a fini economico commerciali.
Via le bancarelle della mondezza da Roma, da tutta Roma, da Prati al centro storico, da Ostiense al Flaminio!!!
Che se lo tengano nelle loro case, i corrotti e i corruttori, il suk che ci hanno regalato in questi ultimi 20 anni.
Vergogna Vergogna VERGOGNA!!!!!
in fondo l'italia è conosciuta dopo la storia e l'arte, per la cucina famosa in tutto il mondo
l'italia, con la minuscola come giustamente hai scritto, è famosa per essere l'unico paese del terzo mondo in occidente..
è nota per la delinquenza, l'illegalità diffusa, l'ignoranza della gente e vive su fasti lontani 1000 e più anni
Posta un commento