Un po' tutto il II Municipio e anche un po' del III sta giovandosi di strisce pedonali nuove. Con sommo scuorno delle ditte romane che campano sulle zebre aerosol che si cancellano dopo una settimana e che consentono di fare un nuovo appalto per la ridipintura, queste sono indelebili, in resida antiscivolo, e con la pioggia si puliscono. Un vero disastro per l'economia di una città che si basa sulla gestione della sciatteria.
E infatti non ci ha pensato il Comune -che facendo una cosa del genere si ritroverebbe addosso decine dei ditte che: aho noi dovemo da lavorà, si fate le strisce come se deve magari se salverà qualche vita umana, ma poi noi stamo a spasso-, bensì la Fondazione Ania, che raggruppa tutte le assicurazioni. Stufe, sulla piazza romana, di rovinarsi il bilancio per morti e feriti su strisce pedonali invisibili e cancellate.
Ci manca solo che gli operai delle ditte romane si presentino lì col pennellino tanto sono inadeguate.
RispondiEliminaMi pare però che anche loro si sono dovuti arrendere alla sosta selvaggia... di un cassonetto AMA!!!
RispondiEliminavogliamo parlare dell'asfalto?
RispondiEliminaI primi che dovrebbero ribellarsi alla sciatteria, sono proprio quelli che lavorano con le ditte che rifanno
RispondiElimina-l'asfalto
-le strisce
-i cartelli stradali
se lavorassero bene, potrebbero spazzare via la concorrenza, e assicurarsi il posto di lavoro a vita. E invece no. Ma saranno presto costrette ad adeguarsi o a chiudere.
Flavio Gioia
Santa fondazione ANIA!!!!
RispondiEliminaAnche le strisce dell'ANIA durano poco.
RispondiEliminaSabato sono passato per via Monselice e le strisce pedonali da poco realizzate all'incrocio con via Tuscolana sono già quasi sparite.
Non si capisce bene, è come se fossero state annerite dal passaggio dei pneumatici.
@bikediablo
RispondiEliminafoto foto foto :)