La ciclabile si ricava tra palazzi e sosta non comportando alcuna spesa, semplicemente si dipinge la segnaletica in maniera diversa |
Realizzabili anche ciclabili a doppio senso |
Non più a costo zero ma con un piccolo investimento le ciclabili leggere possono essere protette con dei semplici cordoli in plastica |
Un'obiezione potrebbe essere: con della semplice segnaletica le auto a Roma si metterebbero comunque di traverso, sulla ciclabile. Probabile (e gestibile), ma quello che conta è il layout della strada, il suo disegno: con questa suddivisione, una volta accettato il principio, si può anche decidere che la semplice segnaletica è troppo poco e aiutarsi con un piccolo cordolo in plastica come si nota in alcune foto di bologna, il concetto non cambia e gli investimenti rimangono prossimi allo zero. Un lieve cordolo, magari in travertino o in plastica (per risparmiare ulteriormente), così da impedire totalmente l'eventuale invasione. Si tratta di operazioni a costo irrisorio: irrosorio!
Ciclabili leggere un po' più impegnative a Parigi. Ma si tratta pur sempre soltanto di un cordolo in granito. L'investimento è minimo |
Un cordolo più largo riduce il rischio di sportellate |
Con un lavoro di una settimana si potrebbero avere in città qualche centinaio di chilometri di piste ciclabili. Senza esagerare. Ma poi piste ciclabili vere, che servono alla gente per andare a lavoro, a fare la spesa, all'università. Non ridicole strisce di cemento lungo le banchine di un fiume o in mezzo ai canneti dell'Aniene o per collegare Roma a Fiumicino o Ostia (assurdità utili semmai in qualche domenica di bel tempo, non per risolvere la mobilità urbana e impattare sugli spostamenti reali).
Sono migliaia le strade della città dove questo intervento potrebbe essere compiuto immediatamente, senza lavori, senza appalti, senza passaggi in Consiglio Comunale o Municipale. E c'è di più: migliaia di strade della città potrebbero risolvere il loro problema di dimensionamento che è il problema da quale nasce la sosta selvaggia in doppia fila, autentico cancro di Roma. Questa soluzione restringe la carreggiata (quando la strada è a senso unico) fino a 3,5 metri e dunque impedisce fisicamente la doppia fila per mancanza di spazio come si vede bene dalle foto sopra. Insomma a costo zero si riqualifica la strada, la si rende più sicura riducendo la congestione e l'incidentalità (e dunque generando milioni di euro di risparmi sul sistema sanitario regionale) e si ricava un percorso ciclabile il quale di fatto va ad occupare lo spazio che è oggi regalato ai prepotenti della doppia fila.
Quale Municipio si fa avanti per iniziare a trasformare in meglio il proprio territorio? Forse nessuno perché operazioni come queste non interessano visto che non ci si può mangiare sopra essendo praticamente a costo zero? Forse nessuno perché c'è gente che a Roma ha paura a fare azioni che combattano il malcostume micidiale e atroce della doppia fila (e questo 'scherzo' delle piste ciclabili che costano zero potrebbe davvero ridurre la doppia fila massicciamente trasformandola in un ricordo)?
Ho riconosciuto subito Bologna dai portici e dalle tag....cmq è una soluzione semplice ma efficace.
RispondiEliminaMa le sportellate sono rischiose.
RispondiEliminaGià me le vedo queste piste ciclabili, a Roma, ostruite da 3-4 mezzi che hanno parcheggiato filo marciapiede.
C'è un esempio a Roma: accanto ai fori imperiali. Parcheggi a raso + striscia bianca continua larga un metro che dovrebbe fungere da marciapiede. In diversi punti viene ostruito dai cafoni di turno che neanche se ne rendono conto.
La sportellata non la si prende perché la pista è in senso unico inverso rispetto alle auto dunque l'automobilista che esce dalla macchina ha DI FRONTE il ciclista che sta arrivando.
RispondiEliminaAh ecco, bene così.
RispondiEliminaPerchè non linkate questo articolo al comune?
RispondiEliminaIl comune sa benissimo e foto di queste piste ciclabili sono state inviate al Tavolo Tecnico sulla ciclabilità, non so con quale esito e con quali commenti.
RispondiEliminaA Furio Camillo la ciclabile è stata fatta in modo similare, ma sul marciapiedi, ebbene ci sono parcheggiati sopra i motorini, e nei punti di ingresso ci sono parcheggiate le automobili.
RispondiEliminaIo ci passo quasi tutti i giorni e non ricordo di averla vista mai completamente libera.
Questo nonostante sollecitazioni a Ufficio Bici, Municipio, Comune e Vigili Urbani.
Le piste ciclabili non si possono fare perché costano un tot al chilometro ... nelle strade che, per dimensioni, lo consentono... una pista che è sicura e protetta perché utilizza a questo file le auto parcheggiate...
RispondiEliminaScusa ma Se utilizzassimo a Roma lo stesso metodo, dopo qualche ISTANTE vi si parcheggerebbero DECINE di smart per traverso o di motorini e saremmo al punto di prima. I CANCELLI, ci vogliono! :-(
Quanto mi dispiace questo atteggiamento rinunciatario dei romani nei confronti dei concittadini "tanto a Roma non si puo' fare questo o quello perche' nessuno lo rispetterebbe..."! Il problema e' che in questa citta' non siamo in grado di applicare le sanzioni. Come per la cacca dei cani...ne vogliamo parlare?
RispondiEliminaA me invece questa soluzione delle piste ciclabili sembra geniale! E poi, almeno proviamo!
Sono d'accordo!
RispondiEliminaSe il comune ci provasse, almeno!Anche se il rischio di parcheggiatori cafoni è varmente altissimo!
Purtroppo mi tocca ammettere che a Roma la situazione è terribile. A Via delle Fratte di Trastevere c'è un percorso pedonale che è fatto nello stesso modo qui raffigurato, e le macchine parcheggiano... accostate al muro lasciando mezza fascia blu scoperta...
RispondiEliminaIo ho da poco comprato una bicicletta e mi chiedo quanta Roma riuscirò a vedere pedalando...speriamo che qualcuno in comune o regione inizi ad interessarsi di questi problemi seriamente!
RispondiEliminaSe hai da poco comprato una bicicletta e vuoi usarla puoi consultare le informazioni sulle piste ciclabili e confrontarti con altri ciclisti urbani.
RispondiEliminahttp://ciclabiliaroma.blogspot.com
http://ciclomobilisti.forumfree.it
Grazie mille!!!!Lo farò sicuramente!
RispondiEliminaA proposito di ambiente vorrei segnalarvi http://www.d-o-c.it,
RispondiEliminauna bellissima campagna non convenzionale che riguarda il rapporto tra Roma, i cittadini e l’ambiente. Sono stati utilizzati tutti materiali eco-sostenibili come foglie di legno appese ai lampioni e stencil disegnati non con terribili bombolette spray ma con materiale biologico (come l’argilla e l’acqua).
http://www.d-o-c.it
http://www.flickr.com/photos/giovannicarapella/4431706649/in/set-72157623493637555/
La campagna è stata promossa da Giovanni Carapella, urbanista e architetto nelle liste del Pd per le prossime regionali del Lazio.
Ciao a tutti!
certo si fa così in tutta europa.
RispondiEliminaHo visto alcune città estere, ad esempio Bruxelles, dove le piste ciclabili sono realizzate disegnando le strisce sui marciapiedi. Certo sono marciapiedi abbastanza larghi, però è comunque un'altra soluzione a costo quasi zero.
RispondiEliminaHai ragione, non le ritengono possibili, perché non ci guadagnerebbero con il solito vecchio giro sprco di mazzette e contromazzette.
RispondiEliminaA tutti quelli che dicono "Ma no, perché tanto ci parcheggiano sopra" dico: è ora di smetterla di girarsi dall'altra parte, quando qualche cafone parcheggia in doppia fila o ostruisce passaggi per disabili o piste ciclabili.
Si chiamano i vigili e si denuncia il veicolo, sollecitando la rimozione.
Basta girarsi dall'altra parte e arrendersi, sennò ci rendiamo complici o passiamo per gli ipocriti che in fondo parcheggiano in doppia fila anche loro, quando gli fa comodo.
Cominciamo a denunciare 'sti incivili!
A Monaco di Baviera quasi ogni marciapiede ha uno spazio dedicato alle bici. Provate ad invaderlo con motorini, auto o anche solo a piedi. Altro che vigili, c'è la sollevazione popolare. A Roma è il contrario, c'è la sollevazione popolare se impedisci la doppia fila alle auto.
RispondiEliminaA Roma l'unica soluzione è una gestione illuminata corredata da repressione e tolleranza zero per 10 anni. Quindi pura utopia in un paese di clown come questo.
E' una cazzata. Andateci in bici in posti del genere. E non solo il giorno della critical mass o dei froci salvaciclisti.
RispondiEliminaTemo anche io che a Roma senza educare il cittadino ci ritroveremmo con auto sulle ciclabili e doppie file anche laddove la carreggiata non lo consente più...
RispondiEliminaAspettiamo l'estate per vedere cosa succede su lungomare di ostia una sola corsia per senso di marcia per fare la ciclabile.
RispondiEliminaCon il traffico estivo sarà un disastro.
Se solo si guasta un AUTOBUS????
Se sei un disabile e devi scendere lato guida con la tua sedia a rotelle dovrai chiamare i vigili che fermano il traffico altrimenti rischi di essere investito.
Bravi