Non tutto è perduto

4 gennaio 2010

Guardate che immagine sublime. Non la macchina parcheggiata bellamente sul marciapiede, ma il trattamento che i relativi specchietti retrovisori hanno avuto da parte di qualche benemerito cittadino. Ingrandite e osservate. Qualcosa ci fa pensare che l'idiota in questione sul marciapiede non ci parcheggerà più per un po'...

38 commenti | dì la tua:

Cristina A. ha detto...

Copio/incollo quello che scrissi un mese fa, sempre in questo spazio:

Ma per curiosità: ma voi dove la lasciate la macchina? Avete la fortuna di avere un cortile interno con posteggio? Beccate sempre un'auto che se ne va al vostro arrivo cedendovi il posto?
Davvero davvero non vi è mai capitata un'occasione dove avete dovuto lasciare l'auto ferma in doppia-fila, marciapiede, passaggio pedonale e quant altro? (in questo caso non valgono scuse di emergenze, doppie frecce, "solo 2 minuti", guidava il mio amico, ecc... così son giustificati tutti)
Se avete idee alternative utiliziamo questo spazio per proporle.

E ripeto che il tuo incitare a spaccare e demolire come se tu fossi chissà quale Divinità scesa in terra mi fa decisamente più schifo di un volantino sul palo.
A voi.

Anonimo ha detto...

A me fa più schifo chi "non" ragiona: io la macchina la prendo raramente, mai, dico, mai posteggiato in doppia fila.
Piuttosto, ultimamente sono andato in zona Viale Libia, ho posteggiato a dieci minuti a piedi da dove dovevo andare.
Culi stanchi, fate schifo, EGOISTI PREPOTENTI, siete una delle cause dello schifo di Roma, forse il PEGGIORE, fate fitness, palestre, calcetti vari e se dovete fare due passi a piedi niente, er negozio sta li e li parcheggiate, 'che me frega, vero? Burini cafoni, ma tanto gli specchietti saltano, pure con la moto! Ti accosti per bene, vedi come saltano!

Kristian

Anonimo ha detto...

I parcheggi auto a Roma ci sono! Quante volte vedi er tabbacchino pieno de maghine in doppia fila A SPINA (la nuova moda), così ingombrate ancora di più, e dopo 200 metri TUTTO libero!

Elencate esigenze che non esistono al mondo, solo a Roma, provate a fermarvi fuori da un tabaccaio anche in Trentino Alto Adige, in 30 secondi spunta il vigile.

Incivili, vi credete sto cavolo col suv, siete solo ANIMALI.

Kristian

Massimiliano Tonelli ha detto...

Difficile non condividere le pacate argomentazioni dell'utente Kristian. All'utente Cristina A, invece, va il consiglio di immedesimarsi nel portatore di handicap che ha lo scivolo bloccato da questo oscena vetturetta, di immedesimarsi nel turista che magari con sacrificio è venuto a vedere la nostra città dall'altra parte del mondo e che la trova nelle condizioni in cui ci si immaginerebbe di trovare Baku o Kisinau piuttosto che di immedesimarsi nei peggiori incivili come quello qui ritratto.

PS. ovviamente quando ho visto questa meravigliosa scenetta di questa automobilina con le recchie abbassate da qualche eroe civile, tutt'intorno era pienozeppo di posteggi regolari liberissimi.

Anonimo ha detto...

Purtroppo la situazione traffico degenera giorno dopo giorno: io uso la moto, se usi la moto capisci perfettamente le dinamiche del traffico. Dove c'è un intasamento, oserei dire che per l'85% delle volte, deriva da una strettoia causata da auto in doppia fila. Analizzando attentamente, si scopre che per il 50% dei casi di doppie file è un negozio a forte richiamo, dalla sosta tipica che va dai 5 minuti ai 15 minuti: tabaccai, bar, videonoleggi, edicole, panetterie, gelaterie...
La sosta in doppia fila davanti a queste attività è praticamente a ricambio continuo, finché la stessa è aperta. Infatti alla sua chiusura, la sosta vietata è inesistente.
Quindi sono quelle persone alle quali non va di parcheggiare a 3-5 minuti a piedi dal negozio, loro non hanno tempo da perdere, ma ne fanno perdere agli altri bloccati a causa loro.

Invece, dalle ore 20.00 in poi, le auto in doppia fila si concentrano attorno ai grandi palazzoni residenziali di qualsiasi quartiere di Roma, in questo caso sono gli stessi personaggi che, avendo er portone de casa li, li devono parcheggiare, quando sempre ai soliti 200-300 metri tutto è libero (vedi es. zona Monti tiburtini).

Kristian

Kristian

Cristina A. ha detto...

Io mi immedesimo sì nei portatori di handicap, alle neo mamme col passeggino, a chi ha bagagli o ingombri e non riesce a passare... ovvio che le penso queste cose, se no perchè verrei a vedere questo blog?
Io non ho la macchina e NON LA V-O-G-L-I-O, finchè vivo a Roma città: non serve! Si arriva quasi ovunque coi mezzi, ma questi sono argomenti ovvi, dai.
Io vivo nei pressi di Piazza Ragusa e vi assicuro: per trovare un buco per la macchina (parlo per amici che mi son venuti a trovare, ad esempio) si può tranquillamente girare nel quartiere anche per un'ora e più, spingendosi ben oltre i 10 minuti a piedi di distanza.
Provare per credere! E quando abitavo tra furio camillo e colli albani... ANCORA PEGGIO!!!
Quindi beati voi che a pochi passi dalla vostra destinazione trovate posto.
La doppia fila davanti ai bar o per tutti gli altri esercizi commerciali che va a creare ingorghi pazzeschi esiste solo qua. Sono originaria del nord Italia, quando mi sono trasferita mi veniva da vomitare, e io chissà cosa mi ero immaginata... la capitale, wooow!
Spazzatura, clacson, merde di cane, truffatori d'affitti e cafoni.
Altro che turisti, a me hanno fregata ancora di più, presentano la città con immagini patinate stile catalogo Ikea e poi... lo sapete, guardate fuori dalla finestra!

E vedere incitato il vandalismo come in questo articolo mi da ancora più la nausea e mi da da pensare che allora per questa città non c'è davvero speranza!
Attenti a quel che fate e per chi fate il tifo che prima o poi tocca anche a voi.

Anonimo ha detto...

Ha ragione Cristina, sicuramente ci sono comportamenti da censurare, ma non è che uno lascia la macchina in doppia fila per qualche minuto o ha portata di mano (pronto a spostarla) deve venir punito.
Sessorium io sono convinto che sei stato tu a far saltare gli specchietti (te ne sei vantato diverse volte) , ti dico pensaci bene perchè magari quel signore ha agito per una necessità e soprattutto se ti vedeva come finiva ? Tempo fa uno è stato ucciso per un parcheggio...! Un conto è un'infrazione al codice stradale, ma tutt'altro cosa è un atto delinquenziale !

Anonimo ha detto...

Qualche volta ho parcheggiato in doppia fila... se mi fossi ritrovato gli specchietti spaccati mi sarebbe stato bene!
Questi atti, su larga scala, producono danni maggiori di uno specchietto divelto.

AOT2046

Massimiliano Tonelli ha detto...

Sinceramente quando ho visto questa scena ero a piedi, a spasso con mia moglie. Ci stiamo specializzando entrambi per cercare di colpire con precisione chirurgica i lestofanti che popolano la città, ma non siamo ancora arrivati al punto di agire con questa freddezza: ci arriveremo. Questa azione, che ritengo tuttavia sublime e di cui mi arrogo tutta la responsabilità, diciamo così, politica, non è stata opera mia. Ma la adotto volentieri.

Osservo che nella totale mancanza -specie in questo ultimo anno e mezzo- di sanzioni da parte dell'autorità costituita (leggasi: Vigili Urbani) questo genere di comportamenti si sta moltiplicando. Noto un florilegio di specchietti saltati e di tergicristalli fratturati. E, nel traffico, non sono più l'unico scooterista a dare pedate o baulettate agli specchietti degli assassini in seconda fila.

In doppia fila ci può essere o una brava persona che ha una necessità impellente oppure un tipico criminaletto romano che per risparmiare tre minuti lui, non ha nessuna remora a far perdere tre ore al resto della città. E se poi ci scappa il morto chiccccazzosenefrega. Nel primo caso lo specchietto divelto verrà preso come il nostro amico dice qui "ben mi sta", nel secondo caso invece sarà la giusta lezione per la bestia feroce (solitamente sono molto attaccati alle loro automobili). Chi commenta qui forse non sa quanto sono i morti ma soprattutto i feriti che a causa della sosta selvaggia ogni giorno la città deve piangere. Questi signori provocano la sofferenza di centinaia di persone al giorno, vogliamo esimerci dar fargli un piccolo danno materiale per vedere se si trova il verso di farli smettere? Ma che diamine...

Massimiliano Tonelli ha detto...

Cristina come tu dici se vieni su Romafaschifo non è perché sei una criminaletta-romana come tutti coloro che transitano sotto le nostre finestre e davanti al nostro naso ogni giorno, dunque vogliono pensare alla tua buona fede. Ed a quella dei tuoi amici. Tutti voi, infatti, a quanto pare ignorate che a Piazza Ragusa, proprio di fronte alla Stazione Tuscolana, c'è un meraviglioso parcheggio privato sovente anzi credo sempre libero o liberissimo. Ritengo sia anche molto molto economico. Ma i tuoi amici ritengono ammissibile pagare anche un solo cent in cambio dell'occupazione di suolo pubblico nevvero?

Anonimo ha detto...

Chi commenta qui forse non sa quanto sono i morti ma soprattutto i feriti che a causa della sosta selvaggia ogni giorno la città deve piangere."

No non lo so, ma dubito che siano cosi tanti come dici tu...

Massimiliano Tonelli ha detto...

Non lo dico di certo io, lo dicono le statistiche ufficiali che vedono questa città come la primissima città in Europa in questa speciale classifica.
Ad ogni modo anche se fosse un solo morto al mese, per assurdo, non sarebbe molto più grave di un tergicristallo rotto?

Occorre mettersi in testa una cosa: questa gente UCCIDE. E' chiaro o no?

Les ha detto...

D'accordo con Cristina.
Stimo sessorium ma questo "violenza contro violenza" non mi fa appoggiare il blog.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Insomma vi sono dei commentatori che mettono sullo stesso piano la violenza contro le cose e la violenza contro le persone. Come dire, buono a sapersi...

Les ha detto...

Poco fa ho visto un'auto parcheggiata sulle strisce e sullo scivolo.
Un vero schifo, poi ho notato compiaciuto i tergicristalli alzati!
Questa la trovo "resistenza civile"!
Invece rompere gli specchietti è vandalismo.
Il vandalismo è degrado.

Les ha detto...

Lo sai sessorium, se tutti cominciano a demolire le auto del prossimo non risolvi niente anzi crei altra violenza.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Ultimamente trovo tantissimi finestrini alzati, me ne compiaccio anche perché mi facilitano il lavoro per spaccarli. Così ogni cittadino fa la sua parte. Ma non lo faccio certo con violenza, lo faccio perché quella persona ha commesso un atto gravissimo, atto gravissimo che in tutto il mondo viene pesantemente sanzionato e qui no e che, dunque, richiede un sacrosanto intervento di resistenza. Ma di resistenza vera.

Sai, resistenza è una parola pesante in questo paese. Qui qualcuno la Resistenza l'ha fatta davvero, ha contribuito davvero a vincere la guerra contro il nazifascismo, e non l'ha fatto alzando i tergicristalli per poter così avere la coscienza apposto e potersi dire non-violento. L'ha fatto addirittura con le bombe, gli attentati, le mitraglie.
Non si chiede di arrivare a questo, ma se si riesce a fare agli assassini due o trecento euro di danni è cosa buona e assai giusta credi a me.

Altrimenti è violenza anche strappare i manifesti abusivi, che sono stati messi lì da gente pagata (poco) e sfruttata e che probabilmente riceverà una punizione (magari fisica) perché risulterà che non adempiente al suo incarico. Eh? Che popo' di azione violenta è quella.
Ma per i romani, anche quelli che fanno i civili, la violenza contro la maghina quella no, quella è inammissibile, la maghina non se tocca, è un bene culturale, un moloch, un totem.

Tutto si può fare, addirittura le ronde antidegrado (sacrosante pure loro), si possono cancellare graffiti (ma magari chi li ha fatti è in perfetta buona fede e pensa di essere artista e allora è una grande violenza cancellarglieli e si ottiene solo che quello s'encazza e ne rifà venti di più), si possono togliere adesivi (ma magari quelle povere aziende di trasporti a causa di ciò saranno costretti a licenziare quel povero bengladese che sarà costretto a non poter dare da mangiare a suo figlio di tre anni), si possono togliere i manifesti, magari danneggiando l'attacchino clandestino che per quel giorno, dopo un controllo da parte dei padroncini non riceverà manco quei miseri 35€ di paga...

Però se si toccano le maghine, siamo violenti. Quasi criminali. Ci si mette sullo stesso piano. Le maghine non si toccano.

Siete come quelle mmmerde dei graffitari amici miei: che imbrattano tutto, financo i monumenti, ma le macchine on le sfiorano neppure. Siete uguali, nello stesso mood.

Les ha detto...

Vedi io credo nelle Istituzioni e quello che faccio è stimolare le Istituzioni a essere più credibili e cioè:
Combattere il degrado urbano con la legge.
Staccare i manifesti fatti di carta, appiccicati sui muri che sono proprietà pubblica, non è assolutamente paragonabile a danneggiare un'automobile che vale milioni di euro.
Se danneggi volontariamente l'auto di un altro ti poni nella condizione di subire violenza fisica e per difenderti dovrai essere più violento di lui e nello scontro con l'altra persona ci va di mezzo l'incolumità fisica.
Non nascondiamoci nel fumo delle parole:
staccare i manifesti abusivi e cancellare i graffiti è molto meno violento che rompere uno specchietto.
Sai che ti dico?
Fallo se hai il coraggio, distruggi le macchine di quelli in divieto, che a Roma saranno un milione circa.
Poi dimmi se ci scappano più morti a distruggere le auto oppure a cancellare le tags dai muri.
"Resistenza civile" non si rifà alla Resistenza al Nazifascismo, sciocco.
La nostra resistenza è il civismo in un Paese di maleducati ma pur sempre una Democrazia che garantisce le libertà fondamentali (libetà di parola, associazione politica, stampa, etc.).
Se non sei d'accordo nemmeno che stiamo in democrazia e ti metti pure a cavillare sul suo significato, vuol dire che siamo su piani totalmente diversi, io e te.
Io sono un cittadino mediamente civile che cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica senza rimetterci le penne, tu invece sei un Rivoluzionario pronto a tutto - anche al sacrificio della propria vita - per cacciare le macchine da Roma.
Se sei un Rivoluzionario, scusa, vuoi arruolarci con i tuoi blog?
Mi auguro che non sia così!

Anonimo ha detto...

Les ha fatto un discorso intelligente e onesto. Ma non vorrai mica raccontarci che togliere un manifesto è violenza ?
Io ti dico la verità quando spacchi uno specchietto prima o poi capiterà il peggio, ma attenzione, non perchè dall'altra parte hai un criminale e solo una reazione alla tua aggressione. Questi ragionamenti non riesco proprio a digerirli, ti invito a fare un pò di autocritica, nelle ultime elezioni non sei stato eletto (e si può ben dire che hai preso una manciata di voti, specie se sei cresciuto nell'esquilino) ci sarà qualche motivo.

Lo vuoi capire che cosi non si risolve nulla ? Anzi addirittura crei un alibi. In un post più su dici che sei sposato , possibile che neanche con questo tipo di responsabilità riesci a calmarti?
Ricordi l'omicidio per il parcheggio ? A me la prima cosa che m'ha detto la mia ragazza è stato se ti capita lascia perdere, ovviamente lo tranquillizzata ma ti dico la verità basta una semplice parola fuori luogo per arrivare a quegli estremi. Figurarsi uno specchietto rotto.
Io di certo non mi faccio arruolare da nessuno (neanche dallo stato, figurarsi da un blogger).

Massimiliano Tonelli ha detto...

Dunque dunque, altro tassello al mosaico del ridicolo che rende questa città quello che è: il palo è PUBBLICO, il marciapiede invece no, è A DISPOSIZIONE.

A spaccare gli specchietti, chi gira in scooter lo sa, non sono in pochi. E non ho mai sentito alcuna conseguenza perché non è un atto che prevede violenza, è semplicemente un palliativo alla multa che non viene mai. La multa di 100€ non te la becchi pure se te la meriti: beccati 100€ di danni. Per l'eliminazione dei manifestini, invece, l'incidente c'è scappato eccome qualche mese fa. Con un ragazzo che ce le ha prese di santa ragione.

Dunque secondo vossia vi è una classifica del degrado: quello sul quale si può intervenire, e quello sul quale al massimo si può fare un buffetto, una alzatina di tergicristallino.
Cheppoi se una graduatoria proprio dobbiamo farla, tra un degrado che fa solo schifo (i manifesti e i graffiti) e tra un degrado (la sosta selvaggia) che genera oltre 3cento morti e 20mila feriti all'anno, bhe...

Ma che importa che questa gente uccida centinaia e centinaia di persone e che ne ferisca a morte decine di migliaia, noi dobbiamo credere nelle istituzioni.

Solo quando c'è di mezzo la maghina naturalmente, su tutto il resto possiamo fare da noi. Che siparietto pietoso, però...

Anonimo ha detto...

MA CHE ROBBA, CIOE' A ROMA C'E' UNA TALE EMERGENZA UNA TALE GUERRA CIVILE DEGLI AUTOMOBILISTI INCIVILI CONTRO IL RESTO DEL MONDO CHE NON CI VEDO NULLA DI MALE A FAR GIRARE UN PO' LA VOCE CHE SE UNO FA L'INCIVILE RISCHIA DI RIMETTERCI LA SUA AMATA MACCHINUCCIA. UNA COSA UN PO' DA FUORI DI TESTA SCAMBIARE PER VIOLENZA LA LEGITTIMA DIFESA

Les ha detto...

Evitiamo solo la cosa che genera più violenza.
Ma se te la senti, vai pure.

Massimiliano Tonelli ha detto...

MA quale violenza e violenza. Ma chi ha parlato di violenza? E' come dire che al bambino monello non bisogna dare la sculacciata. MA quando mai??? Le generazioni più civili di questo paese sono cresciute a scapaccioni. Il tergicristallo piegato per il cafone automobbilaro è la stessa cosa dello scapellotto per il bambinetto maleducato. Fine. Serve per (provare a) educarlo. Stop.

Dice: ma poi quello se la piglia male. E che c'entra? Se la può pigliare male anche solo se glielo alzi, se la può pigliare male anche solo se gli fotografi la macchina o, a roma succede sempre, anche solo se lo guardi. Ma che vuol dire? Ma che dobbiamo stare immobili e neppure guardare questi incivili per paura che questi reagiscano? Ma è un ragionamento che rappresenta la fine di ogni speranza di riscatto della società civile. A sto punto biglietto di sola andata per qualsiasi posto fuori dall'Italia e via...

Les ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Qui non è un discorso di guardare male, si tratta di spaccare lo specchietto. Guarda che un eventuale processo il giudice saprà valutare quel gesto come provocazione. Poi se te la senti spiegagli la teoria dell'educazione.

Credo che questa città sta sprofondando sempre più nell'intolleranza , ormai il problema non è più un cafone che parcheggia in doppia fila o il vicino che sente la musica a un volume troppo alto.

Massimiliano Tonelli ha detto...

Ma pensa un po' tu quanti azzeccagarbugli in difesa dei cafoni. Ma che giudice e giudice... Semmai ci sarà un processo, e può succedere, vorrà dire che si rischierà di essere condannati a rifondere i danni. E daremo i 100 o 200 euro al signore per rifarsi lo specchietto nuovo. Una cifra che pagherei volentieri per poter educare una persona a comportarsi bene con un mezzo che può portare la morte come una automobile. Una cifra che pagherei volentieri per evitare altri morti e feriti sulle strade di questa città.

Intolleranza? E' come dire che il pool antimafia è intollerante perché si ostina a rinchiudere in galera i boss della criminalità organizzata.

Questa discussione è, capitelo, il ritratto di questo paese. Il garantismo peloso. La tutela a tutti i costi. La tolleranza come valore, anche se è tolleranza di chi ci sta uccidendo. Un paese cattocomunista e un filo camorrista con un pizzico di ignoranza nel vero senso della incapacità di far girare le rotelline: la peggiore civilizzazione d'occidente, allo stato attuale.

Non cambierete mai?

Anonimo ha detto...

Quando con lo scooter si rompe uno specchietto, è puramente un'azione casuale: io transitavo nella mia corsia, all'improvviso una strettoia derivante da un'auto in sosta vietata mi costringeva a compiere una deviazione non prevista e ad accostarmi troppo, per non essere travolto dall'altro lato, alla macchina (ricordiamolo) in sosta vietata, spaccando lo specchietto. Chi se la prende con te? Dirai che è stato casuale...

Kristian

Anonimo ha detto...

Intolleranza? E' come dire che il pool antimafia è intollerante perché si ostina a rinchiudere in galera i boss della criminalità organizzata.!

Ma che esempio è ? Il pool antimafia si deve muovere nei limiti della legge, ma se comincia ad arrestare la gente casualmente (o magari sparargli casualmente) il pool antimafia non meriterebbe più l'appellativo anti.
Per me anche tu non meriti l'appellativo anti ....e rimane solo degrado !

Cristina A. ha detto...

Ma Sessorium, scusa... ti ringrazio per la buona fede che mi dai, ma stai dando dell'imbecille (uso questo termine per contenermi) a tutti quelli che hanno ribattuto che "non si fa", "non si rompono le cose degli altri".
E mo? Andiamo in giro stile Arancia Meccanica a far giustizia con le mazze? E' davvero l'unica soluzione? Bè, a me non va.
La mia famiglia mi ha insegnato il rispetto per gli altri e per le cose degli altri, andrò avanti per questa strada. Non è per avere la coscienza pulita, ma perchè nel mio cervello di mmmerda (come ormai tu ne sei convinto) le cose funzionano così.

I morti sulle strade sono causati più da ubriachi, da distratti o da spocchiosi. Piacerebbe a tutti -spero!- ridurre questo dato, è ovviamente una cosa terribile che a me fa vivere nell'ansia.
Ma come puoi pretendere di cambiare la mentalità a una città così grande e senza regole, con la rivolta degli specchietti penzolanti o con la deflagrazione delle auto che ti stanno tanto sui maroni? Dando degli idioti a tutti quelli che cercano di fare dei discorsi sensati o per lo meno da diversi punti di vista? Ah, ma magari fosse così facile, magari!
Avevamo già risolto da un pezzo sparlando e spaccando.

Poi se di incidenti vogliamo parlare allora bisogna stare a vedere anche che, nonostante sia una città, gli automobilisti viaggiano a velocità troppo elevate, fanno le curve "a cannone", la freccia non esiste, girano senza guardare, quando piove il panico, al semaforo al limite dell'arancio accellerano o si fermano proprio sulle strisce se non oltre... e poi a quantità di automobilisti cretini ci sono altrettanti pedoni e scooteristi storditi, non faccio discriminazioni.
E le guardie? A bere il cappuccino al baretto con la maGhina in tripla fila, alè. Dagli una pizza anche al loro di specchietto, tanto per...

Credevo che il parcheggio della stazione Tuscolana fosse riservato ai pendolari, ne avranno bisogno anche loro temo. Ora lo suggerirò a chi verrà a trovarmi, che non sono certo morti di fame come hai accennato, per 3 euro di parcheggio non cadiamo certo in miseria. Comunque non lasciano la macchina in doppia fila se girano come criceti per trovare un posto.

Tra l'altro a piazza Ragusa hanno dismesso il vecchio deposito degli autobus già da parecchi mesi, è lì che prende polvere.
Spero non sia vero, ma per sentito dire pare che lo riutilizzeranno per fare un mino centro commerciale. Per completare l'apocalisse! Spero sia solo una diceria, magari, MAGARI, amico Alemanno esce da dove si è rintanato e verrà illuminato dall'idea di usare quello spazio come parcheggio. Oddio, che richiesta sfrontata, pardon!

Vabbè, Sessorium, ognuno la vede e reagisce in base al suo carattere, in quello che crede, e via dicendo... Le tue reazioni di risposta mi hanno molto turbata, hai sia analizzato che insultato alla grande, non so... datti una calmata.
Che non vuol dire che devi farti lobotomizzare, io stimo la tempra a la voglia di fare per cambiare, ma in certi punti sei davvero senza rispetto per molti che hanno commentato, dove poi siamo tutti qui per lo stesso motivo. Vedi tu, se siamo qui a scrivere è perchè vogliamo esserci.
Un saluto a tutti, una mmmmerda.

Cristina A. ha detto...

Dimenticavo!
Stamattina ho notato una cosa assurda... spiacente di non aver fotografato.
A Re di Roma, uscendo dalla metro su via Vercelli, si incontra il primo attraversamento pedonale con scivolo, ovviamente occupato.
Da una maghina?

Noooo... da un cassonetto dell'AMA!

Ma... boh, io non ho parole.

Cristina A. ha detto...

Ma secondo voi quello che torna alla macchina e si trova gli specchietti sfondati la lascia lì e va a prendere l'autobus?
No no ciccio, ci sale lo stesso col pensiero "cazzo, speriamo non se ne accorgano i vigili e quando avrò tempo, un giorno, li farò riparare".
E chissà che durante il suo tragitto senza la visuale dello specchietto *SBONK!* tiri sotto uno scooterista... opsssss!!!

Occhio Sessorium, occhio. Visto che ci tieni tanto alla vita dei cittadini daaa Roma, pensa anche a questo.

Buona serata, attenti quando attraversate, c'è ben poco da fidarsi!

Anonimo ha detto...

Gli specchietti non costano niente, alle auto in doppia fila o posteggiate male bisogna distruggere il vetro anteriore.

francy ha detto...

non credo la soluzione sia il farsi giustizia da soli, perquanto la situazione sia di guerriglia civile
vorrei che questo popolo assopito e anestetizzato pretendesse dalle istituzioni regole, educazione, sanzioni, rispetto, come qualunque altro paese civile d'europo
ma non ho nessuna fiducia negli italiani contemporanei, li considero il popolo più gretto, pigro, ignorante d'europa, con poche, rare eccezioni, alcune delle quali transitano qui, e mi fanno sentire meno sola
il più delle volte penso non ci sia soluzione e non cambierà nulla perchè chi desidera il cambiamento è una minoranza inerme

a me che sostengo il pacifismo, l'altra possibilità, la comprensione, l'ascolto e l'accoglienza, il bene comune, la condivisione delle cose, a me è capitato di uscire dal portone di casa col passeggino e sul marciapiede non riuscire a trovare un varco per passare, per scendere.
oltre alle macchine pargheggiate sotto, il marciapiede era chiuso da entrambi i lati da 2 macchine parcheggiate a cuneo.
il portiere mi ha aiutato a sollevare il passeggino e passare di fianco tra 2 macchine.
era qualche mese ormai che uscivo col bimbo, che la percezione della città era completamente cambiata per me.
ero in pieno stress da bambino piccolo in allattamento, talmente esaperata dagli slalom continui tra macchine e marciapiedi rotti e puzza dappertutto che....sono tornata indietro e col bambino accanto a me ho alzato i tergicristallo delle 2 macchine e li ho torti
ho perso io stessa il controllo in un ambiente senza controllo
dopo non mi sono sentita meglio
in seguito mi sono portata dietro in borsa bigliettini adesivi che appiccicavo ai finestrini

non mi sono sentita bene nel vandalizzare e non mi sento bene nel subire
Les, le istituzioni non ci sono, rispecchiano il popolo che rappresentano
e,a parte andarsene, qual'è la soluzione?

Anonimo ha detto...

non mi sono sentita bene nel vandalizzare e non mi sento bene nel subire
Les, le istituzioni non ci sono, rispecchiano il popolo che rappresentano
e,a parte andarsene, qual'è la soluzione?"

l'unica soluzione è che tu sei diversa, non ti sei lasciata coinvolgere in una guerra civile( come la chiami tu), perchè bada bene l'inciviltà non ha limite, se cominciamo a fare giustizia da soli può capitare di tutto. Ti racconto questo, hanno avvelenato un cagnolino che aveva la colpa di essere un cucciolo e giocare, abbagliava e dava fastidio a qualcuno. La padroncina ha attaccato un biglietto chiedendo che fastidio dava il povero animale. Ecco il punto è questo, alcuni amano i cani e neanche si accorgono di qualche rumore, ad altri non frega niente ed impazziscono per quel fracasso . L'assassino (perchè è questo) crede di stare nel giusto ha fatto giustizia, ora non viene disturbato (e guarda che magari non è neanche il solo).

Tonelli mira a distruggere le macchine in doppia fila, ma poi chiede spiegazioni per chi attacca volantini per tutelare i portatori di handicap. Da un lato crede nella giustizia sommaria e dall'altro parla di degrado.
Ti sto dicendo che ognuno guarda i suoi interessi (anche su questo blog) se vuoi fare una guerra civile anche tu sta attenta che magari nel palazzo qualcuno è infuriato per l'ascensore aperto o i pianti del bambino. E la ragione è dei fessi. Purtroppo.

Anonimo ha detto...

o se non ti piace il vecchio adagio, possiamo dire che la ragione è dei furbi (e vedrai che la situazione non cambia assolutamente).

Il Male ha detto...

Abitualmente non sono un vandalo, non sono portato ad atti di teppismo ma il ripetersi della stessa, identica situazioni per mesi alla fine ha prodotto gli effetti invocati da sessorium. Per mesi mi sono ritrovato una Opel viola posteggiata - non in sosta ma lasciata proprio tutta la notte - davanti un passaggio per disabili. I primi mesi ho fatto finta di niente, due settimane fa sono salito con i piedi sul cofano e, mentre la mia mole produceva danni alla carozzeria, ho letteralmente strappato i tergicristalli. Alla fine, dopo anni di soprusi, anche un comune, tranquillo ed onesto cittadino può diventare una belva pronta ad a colpire l'incivile di turno.

Jamesen ha detto...

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