30 settembre 2009
29 settembre 2009
Cartelloni archeologici
A Piazza Albania. Sono gli stessi che li hanno montati addosso alle Mura Aureliane, figurati se si tiravano indietro di fronte alle Mura Serviane. Maledetti.
28 settembre 2009
27 settembre 2009
Gli spartitraffico si fanno, non si disegnano!
Altrimenti, se si disegnano solamente, finisce che a fare da spartitraffico tra i flussi veicolari e pedonali ci pensano le auto stesse. Come in questo caso a Fontanella Borghese e come in diecimila altri casi a Roma. Quel triangolo dovrebbe essere realizzato in marciapiede, non disegnato in sbiadido aerosol bianco... Così il signore col furgonetto, il caffe se andava a prendere altrove...
24 settembre 2009
Passeggiatina in centro. Undici e mezzo del mattino di martedì 22 settembre
Via del Corso di fronte alla Galleria Colonna
Piazza della Minerva
Largo delle Stimmate, isola pedoanale
Corso Vittorio
Piazza del Gesù, appena finiti i lavori di pedonalizzazione. Qui, ci hanno pure speso un sacco di soldi.
23 settembre 2009
Segneletica tutt'altro che etica
Ci sbaglieremo, ma secondo noi solo a Roma si trovano cartelli stradali così. Smontabili, svitabili in un attimo (e infatti spesso svitati da chi toglie un divieto di sosta per metterci la propria pubblicità abusiva), con pali grezzi in metallo grigio non trattato e non verniciato. Con una brugoletta si smontano,con altrettanta facilità si vandalizzano, con un nonnulla si piegano e si rovinano. Sembra come, in questa città, che la fine della guerra sia ieri e che solo oggi si inizi a ricostruire e che, dunque, non si possa pretendere più tanto di così. Per la serie: ringrazzzziadddio che almeno la segnaletica c'è...
22 settembre 2009
L'altra economia è sempre la solita
Si è tenuta per tutto il weekend, al Mattatoio del Testaccio, la Festa Internazionale dell'Altra Economia. Riuso, riciclo, agricoltura biologica, energie rinnovabili e mobilità sostenibile. Già, mobilità sostenibile solo negli stand degli espositori però, perché subifo fuori alle recinzioni della fieretta, il delirio di automobili. Un ingorgo non intorno, ma dentro al Mattatoio. E fuori, tutto intorno al Monte Testaccio, dozzine di posti auto liberi. Un paradosso senza senso.
21 settembre 2009
Scemo chi non stacca
Cari lettori di Roma Fa Schifo, la OPERAZIONE PALI PULITI va avanti. Si sta strutturando un sito, si sta portando avanti il database degli imbrattatori, si stanno decidendo le strategie per far smettere queste bestie. Ricordiamoci sempre: questo tipo di massacro dei pali pubblici e privati non è presente in nessuna altra città del mondo. Anni di tolleranza hanno creato l'ennesima sacca di criminaletti e prepotenti che ora considerano un diritto acquisito questo scempio. Li faremo smettere. Per aiutarci, per idee, per spunti, per inviare soprattutto le immagini dei volantini (sempre a buona risoluzione: si deve leggere il numero di telefono): palipuliti@gmail.com.
18 settembre 2009
Lasci lì, lasci lì. Ce metta er fojetto...
Visto che roba si. Pure con il logo, pure con "scusate"... Ma come le persegui queste cose. Come lo persegui un locale che incita i propri clienti ad un reato grave, pericoloso, sovente mortale come la doppia fila? Come si fa ad affontare con le armi di un normale codice civile, anzi di un patetico codice della strada comportamenti criminali che vengono spacciati come normali; che si trasformano in diritto; che sono ineludibili; rispetto alle quale è un affronto essere ripresi o redarguiti. La doppia fila come dato di fatto, come conditio sine qua non al successo commerciale del locale. Un deficit di cultura della legalità e del rispetto del prossimo che non è neppure calcolabile. Un cambio di cultura che richiederà quarant'anni dal momento dell'inversione di rotta. Momento che non si vede neppure all'orizzonte.
17 settembre 2009
Un'Università davvero all'osso
L'immagine, a causa dei poveri mezzi a nostra disposizione, è quel che è. Ma con un grandangolo la quantità di pubblicità invasiva inquadrata sarebbe stata molta di più. Ora la domanda passa ai lettori: Sorbona, Bocconi, Columbia, Complutense: esiste qualche sede di qualche altra università al mondo ad avere la facciata completamente infotografabile e invisibile nascosta dietro osceni impianti pubblicitari più o meno abusivi? Esiste? Diteci di si, mandateci le foto, consolateci!
16 settembre 2009
Ma a questo punto non cancellateli neppure
Ultimamente l'Ama è iperattiva in interventi di pulitura straordinaria. Gocce nel mare della città più imbrattata del mondo. Per una volta, però, siamo a favore dei graffiti: se il lavoro di eliminazione deve essere di questa "qualità", bhe, allora lasciate pure i graffiti. Meglio uno scarabocchio di una mega-toppa sul muro del Cimitero Monumentale Verano. Anche perché tra pochi giorni avremo una mega toppa e, sopra, un altro scarabocchio. Per capire cosa intendiamo quando diciamo "pulire i graffiti come si deve", cliccate un pochino qui. Si tratta, per chi avesse voglia di inventarsi un mestiere, anche di una idea di business a nostro parere vincente nella nostra città. Fateci un pensierino e divulgate: http://www.grafbuster.it/
15 settembre 2009
Zone trenta...
Caro assessore alla mobilità, ecco la fine che fanno, a Roma, le zone 30 all'ora. Decine di adesivi, cartelli, locandine, pubblicità illegali. E, con cartelli in queste condizioni, non è neppure possibile per l'amministrazione effettuare contravvenzioni: i ricorsi sarebbero tutti stravinti dai cittadini.
14 settembre 2009
Ma cosa c'hanno nel cervello? Le borchie?
Non solo rappresentano un danno per la mobilità cittadina perché hanno fatto tornare la doppia fila dove non esisteva più, hanno rallentato i mezzi pubblici ed hanno decuplicato i pericoli consentendo soprattutto agli scooter di supererale senza problema, ma -oltre a questo- le inaudite borchie che l'assessorato alla mobilità ha sostituito ai cordoli delle corsie preferenziali sono anche un ingiustificato costo. Infatti, essendo fatto per essere attraversate e schiacciate da chicchessia, si sporcano, diventano nere tali e quali all'asfalto e dunque ancor più insidiose, scivolose e invisibili. E necessitano, come si vede qui in Via del Tritone, di sostituzioni continue. Davvero un capolavoro.
13 settembre 2009
Marciapiede blob
E anche questa scena incredibile e impensabile, l'esondazione di un marciapiede sul travertino di un -oreeendo!!!- scivolo per gli handicappati, è una di quelle immagini che stanno alla grande nel capitolo di "ciò che a noi sembra normale ed invece è semplicemente increscioso". Ma dove, dico dove, si vedono scene simili? Qui, naturalmente, siamo in pieno centro: catrame liquido sui marciapiedi, travertino butterato a terra, e come mancorrenti dei pezzi di alluminio a caso. Olé!
12 settembre 2009
E il writer prese il platano. Purtroppo non in pieno con la macchina a 100 all'ora...
La redazione di RFS si astiene da qualsiasi commento di sorta sulla crudeltà di gesti come questo. Lungi da noi l'ambientalismo d'accatto alla Pecoraro Scanio, ma riteniamo che questo sia davvero troppo anche per meritare un commento. Dunque, lasciamo la parola (o la silenziosa riflessione) ai lettori che saranno più efficaci di noi. Con l'unica speranza che immagini come queste -che devono girare il più possibile- possano aumentare ancor più in tutti noi l'odio verso chi sporca, chi imbratta, chi vandalizza, chi deturpa. Per chi volesse organizzare pellegrinaggi al povero albero, siamo in Viale Manlio Gelsomini, tra Aventino e Testaccio, tra Piazza Albania e Via Marmorata.
Da quest'oggi Roma Fa Schifo tenterà di portare da 5su7 a 7su7 gli aggiornamenti settimanali. Nei limiti del possibile, beninteso. Questo per richiedere a voi lettori -ormai parecchietti- un aiuto in termini di spunti di cui parlare, di foto scattate, di video, di scoop, di anticipazioni. La mail la sapete.
Da quest'oggi Roma Fa Schifo tenterà di portare da 5su7 a 7su7 gli aggiornamenti settimanali. Nei limiti del possibile, beninteso. Questo per richiedere a voi lettori -ormai parecchietti- un aiuto in termini di spunti di cui parlare, di foto scattate, di video, di scoop, di anticipazioni. La mail la sapete.
11 settembre 2009
Via Veneto è sempre così. Ad ogni ora, ogni giorno...
E pensare che c'è gente, pagata da noi, come il povero vicesindaco Cutrufo, che passa la giornata a scervellarsi per capire il motivo per cui i turisti non vengono più a Roma. O se ci vengono ci passano due giorni striminziti e poi scappano. A voi, a guardare queste foto, non viene voglia di scappare via? Non vi fanno paura e sommo raccapriccio? Dagli alberghi, che sistematicamente utilizzano le rampe (che dovrebbero servire per far sfilare le limousine al carico e scarico di passeggeri) come parking per i dipendenti o come deposito per gli autonoleggi lacché. Giù, giù fino alle auto su tutti i marciapiedi ed alla doppia fila istituzionale nelle traverse. Questa dovrebbe essere la strada più elegante della città. E la cosa più triste è che, grossomodo, lo è...
10 settembre 2009
L'osceno che a noi sembra normale
Guardatela bene, questa immagine, ingranditela per favore. Cosa ci vede di strano? Niente, dirà la maggiorparte di voi. E' una normale strada come ce ne sono decine a Roma. Suvvia, sforzatevi. Ma no, per questa volta non parliamo di quel cancro della sosta selvaggia, non accenniamo alle auto-facenti-funzione-di-spartitraffico. Ok, avete capito: i cartelloni pubblicitari. In nessuna megalopoli dell'Africa subsahariana, in nessuna città dell'Indocina sarebbe concepibile una infilata di cartelloni arrugginiti, pericolanti, tutti di forme diverse, tutti di materiali diversi, ad altezze diverse, tutti gestiti da aziende diverse, il 70% o quasi abusivi. Ingrandite e guardate la prospettiva: antenne sui tetti, auto incrostate in mezzo alla carreggiata, bancarelle sui marciapiedi (anche se non si vedono) e una infilata infinita di plance pubblicitarie. Potrebbe essere un boulevard commerciale di accettabile livello e invece è la Tuscolana, uno stradone di periferia che sarebbe uno scandalo da portare in parlamento se solo fosse in Francia o in Spagna. E a noi, una strada come questa, pare la cosa più normale del mondo...
9 settembre 2009
A fuoco come se niente fosse
foto marco fiocchi
Un incendio lì, un accampamento di clandestini qua, uno sfasciacarrozze abusivo la. Cose che non sono neppure immaginabili in qualsiasi altra grande metropoli civile, qui non fanno neanche notizia. Ieri sono andati a fuoro ettari e ettari di sterpaglia a 50 metri in linea d'aria dal Cupolone di San Pietro. Ehssì, perché a 50 metri da San Pietro c'è un enorme appezzamento abbandonato (chiamato "parco") e ce ne sono ovunque, basta aprire google e guardare la città dall'altro: boschi, savane, selve e praterie infinite. Canneti dove dormono decine di migliaia di senzatetto, slum lungo fiumi e marrane, costruzioni abusive dappertutto, soprattutto baracche, orti indegni di questo nobile nome. Dove è proprietario il pubblico non si sistema per mancanza di denari, dove è proprietario il privato non si sistema per mancanza di leggi. E la città subisce le conseguenze di enormi parti di essa completamente abbandonate. Oggi un mega-incendio, domani?
Un incendio lì, un accampamento di clandestini qua, uno sfasciacarrozze abusivo la. Cose che non sono neppure immaginabili in qualsiasi altra grande metropoli civile, qui non fanno neanche notizia. Ieri sono andati a fuoro ettari e ettari di sterpaglia a 50 metri in linea d'aria dal Cupolone di San Pietro. Ehssì, perché a 50 metri da San Pietro c'è un enorme appezzamento abbandonato (chiamato "parco") e ce ne sono ovunque, basta aprire google e guardare la città dall'altro: boschi, savane, selve e praterie infinite. Canneti dove dormono decine di migliaia di senzatetto, slum lungo fiumi e marrane, costruzioni abusive dappertutto, soprattutto baracche, orti indegni di questo nobile nome. Dove è proprietario il pubblico non si sistema per mancanza di denari, dove è proprietario il privato non si sistema per mancanza di leggi. E la città subisce le conseguenze di enormi parti di essa completamente abbandonate. Oggi un mega-incendio, domani?
8 settembre 2009
L'aria sta per cambiare
L'aria per chi imbratta la città sta per cambiare. Il comune sentire si sta accorgendo che pulito è meglio di sudicio, che ordinato è meglio di caotico. E che soprattutto è più sicuro, più dignitoso e più appettibile, specie per i turisti. E dunque guardatevi questo video, realizzato dagli amici di RiprendiamociRoma, che la dice più lunga di mille ragionamenti.
7 settembre 2009
Ci sono orecchie e orecchie...
Facile dire "facciamo le orecchie". Le orecchie sono una delle principali migliorie urbane per abbattere l'incidentalità, migliorare il decoro urbano, offrire una accettabile qualità della vita a disabili, bambini, anziani e pedoni tutti. Però, però, però... Però vanno fatto con criterio. Vi sono degli standard, delle misure, degli angoli di curvatura da rispettare. Altrimenti, come accade a Prati dove pure molte orecchie sono state fatte, gli spazi a disposizione all'interno dell'incrocio sono talmente ampi da consentire il "parcheggio" della stationwagon del cafone di turno.
Come si può facilmente intuire, a Berlino la situazione è un pelino diversa...
Voialtri, quale situazione preferite???